'Per alcuni eravamo forcaioli giustizialisti... adesso emerge la verità'

rosario crocetta2Palermo. "Ancora una una volta la giustizia fa emergere la verità. Grazie alle forze dell'ordine e alla magistratura. Grazie e a quei dirigenti e funzionari esemplari, che stanno lavorando in collaborazione col governo e con le forze dell'ordine per fare luce su queste vicende. Quando abbiamo provveduto insieme all'assessore Nelli Scilabra qualche mese fa a fare una rotazione quasi generalizzata del personale della formazione, le proteste sono state veementi. Eravamo i forcaioli giustizialisti, coloro che mettevano tutti sullo stesso piano, coloro che condannano i poveri dipendenti, senza prove". Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, affida a una lunga nota il suo commento sull'operazione dei Carabinieri che ha portato all'arresto di 13 dipendenti regionali ritenuti "infedeli".

"Secondo alcuni - scrive il governatore - noi avremmo dovuto attendere che questi signori continuassero ad accreditarsi solidi sui propri conti e su quelli di qualche imprenditore, assistendo inermi, tanto noi che c'entriamo! Invece noi ci dobbiamo entrarci, il buon governo previene, controlla, non aspetta le inchieste per fare pulizia e mettere ordine, sceglie di darsi un merito. La giustizia è lenta ma inesorabile. Ce ne hanno dette di tutti i colori".

"Eravamo - prosegue Crocetta - i nemici dei lavoratori, persino coloro che hanno causato il suicidio di qualcuno, affetto da grave depressione. E noi lì, con gli assessori, con i dirigenti e i funzionari che vogliono fare il proprio dovere e lavorare come le formiche. E in questi mesi di dossier ne abbiamo presentato tanti, documentati, che attestano un sistema malato, non solo della formazione, ma quello dei grandi eventi, della comunicazione, dei terreni rubati alla Regione, la sanità
e via dicendo, dove troviamo in combutta alcuni burocrati, politici, imprenditori. Si farà giustizia, io non ho dubbi".

Secondo il presidente della Regione "la verità viene a galla, nonostante i commenti anonimi sui blog, i finti moralisti, il tentativo di distrarre la questione morale su argomenti che non ci sono, i tentativi di pezzi del sistema del potere deviato di ergersi a moralizzatori... Ma prima o poi la grandine arriva nel giardino del parroco. Noi siamo fiduciosi perchè facciamo il nostro dovere e perchè riteniamo che i soldi della corruzione sono sottratti ai cittadini che possono invece servire a creare aiuti alle imprese, lavoro per i giovani, una formazione veramente qualificata che fa trovare
lavoro, siamo convinti che se le istituzioni cominciano seriamente a collaborare, allora la Sicilia cambia. Il mio invito va oggi a tutti coloro che sanno e ancora tacciono: denunciate, fateci sapere. La battaglia contro l'illegalità si fa tutti insieme, con coraggio perchè se ci ribelliamo tutti si cambia rapidamente".

E ancora "Oggi è per me giorno di festa della verità e della chiarezza. Di quella chiarezza che non guarda in faccia nessuno per quelle denunce non fatte per ragioni politiche, le famose 'chiacchiere senza fatti'. I fatti arrivano e ci voleva la giustizia a certificarli. Noi anche oggi continueremo a fare il nostro lavoro per migliorare macchina della Regione e anche il lavoro certosino delle denunce quotidiane e non basterà qualche commento interessato a mettere ombre su questo lavoro e su questa mia dichiarazione. Noi andiamo dritto: tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino".