Palermo. La facoltà di Giurisprudenza e la chiesa di SS. Susanna “scippate” di circa 2 milioni, la Regione li userà per acquistare le quote Airgest

 

airgestDa qualche parte doveva pur prenderli? E lo ha fatto, togliendo al povero per dare al povero.
La Regione per portare a termine l'operazione acquisto del 49 per cento delle quote Airgest, diventando di fatto dallo scorso 29 ottobre, azionista di maggioranza, doveva sborsare circa 2 milioni di euro, somma che ha decido di "recuperare" utilizzando fondi già destinati alla ristrutturazione di monumenti, chiese, facoltà universitarie in varie città della Sicilia.

Sono 8 in tutti i finanziamenti soppressi:
180.000 EURO per l'Università di Palermo, facoltà di giurisprudenza;
1.500.000 EURO per la Chiesa SS.Susanna e Anna, nel Comune di Palermo;
500.000 EURO per un finanziamento integrativo per la Chiesa SS. Susanna e Anna, a Palermo;
30.000 EURO per la Chiesa Matrice, nel Comune di S. Biagio Platani (AG);
250.000 EURO per la Chiesa di S. Calogero, ad Agrigento;
100.000 EURO per la Parrocchia del Corpus Domini, a Belpasso (CT);
25.000 EURO per la Biblioteca "Pennisi", di Ragusa;
930.000 EURO per la Chiesa di Santa Barbara, a Paternò (CT).

Se volessimo soffermarci un attimo sui fondi tolti alla facoltà di Giurisprudenza, ci sembra doveroso ricordare, se qualcuno se lo fosse dimenticato, la tragedia scampata lo scorso agosto, nella vicina facoltà di Scienza Politiche, sempre in via Maqueda: 200 mq di tetto sono crollati e fortunatamente l'ateneo era deserto. Crollo dovuto ad una "parziale inagibilità" dell'edificio.

Sulla gazzetta ufficiale si legge a chiare lettere che "L'acquisizione delle partecipazioni detenute dalla Provincia regionale di Trapani nella società Airgest, e gli incrementi di capitale sociale, per la somma di euro 3.868.233,28 provvedendo, quanto ad euro 3.625.000,00 con le succitate economie di somme e per la differenza di euro 243.233,28 di utilizzare le disponibilità a valere dell'Upb 4.2.1.3.3 cap. 215724".

Sulla faccenda dell'acquisto delle azioni Airgest, da parte della Regione Siciliana, il deputato Pietro Alongi (Pdl-Ncd) aveva già espresso grosse perplessità. A rafforzarle adesso c'è la notizia che per quest'operazione finanziaria, sono stati "sfilati" fondi già destinati ad altre opere, importanti per la salvaguardia dei beni monumentali della nostra regione

Proprio questo ha insospettito Alongi che a tal proposito ha anche presetato una interrogazione parlamentare ancora rimasta senza alcuna risposta.

"Se il 49% del capitale sociale della società di gestione dell'aeroporto civile di Trapani -vale circa 2milioni e mezzo di euro, tanto quanto la Regione ha speso per comprare 2.663.834 azioni, che a questa percentuale corrispondono, - aveva chiesto il deputato – allora l'intero capitale, evidentemente, non supera i 5milioni di valore? Nell'aprile 2009 – aveva aggiunto – la Provincia di Trapani aveva già acquistato dalla Gesap il 2,35 percentuale delle stesse azioni Airgest, pagandolo con un milione di euro circa. Allora, i conti non mi tornano per niente! C'è stata una svalutazione degna di un crack in appena 4 anni? Non mi sembra molto logico o, piuttosto, vi sono retroscena che dobbiamo comprendere?".

Adesso la novità. "Vergogna! – dice Alongi – Revocare fondi destinati alla ristrutturazione di importanti monumenti isolani dislocati in varie province nonché alla palermitana facoltà di Giurisprudenza e alla biblioteca Pennisi di Ragusa, per stornarli a beneficio di un'operazione che, lo abbiamo già stigmatizzato, è del tutto farraginosa quanto oscura nella procedura e negli obiettivi, è semplicemente una vergogna. Semmai, se Crocetta è certo della valenza di questa acquisizione, sui motivi della quale ho già espresso forti dubbi e chiesto lumi con una interrogazione ancora senza risposta – conclude Alongi – gli suggerisco di utilizzare i quasi 3milioni ancora appostati nel capitolo comunicazione del presidente della Regione: meglio salvare quattro monumenti e aiutare due istituzioni virtuose piuttosto che investire nella propaganda autoreferenziale".

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