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Mafia, richiesta archiviazione per fratelli Lombardo. Udienza aggiornata al 28 marzo

raffaele e angelo lombardoE' terminata l'udienza camerale convocata dal Gip Luigi Barone sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica di Catania in merito all'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del presidente della Regione Raffaele Lombardo e di suo fratello, Angelo, deputato Mpa alla Camera, nell'ambito dell'inchiesta antimafia "Iblis". Il Gip aveva chiesto di approfondire la parte che riguarda la qualificazione del carattere mafioso dei contatti che vi sarebbero stati nel periodo elettorale tra Raffaele Lombardo ed esponenti della cosca mafiosa.

Secondo i procuratori aggiunti Michelangelo Patanè e Carmelo Zuccaro, l'accordo elettorale tra Lombardo e i mafiosi "è generico, incerto e privo di riscontri a tal punto da non potersi configurare, alla luce della sentenza Mannino, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa". Motivazione sostenuta stamani nel corso dell'udienza alla quale non erano presenti i fratelli Lombardo.

Richiesta dal Gip barone un'ulteriore integrazione che prevede l'acquisizione delle testimonianze dei tre pentiti, Francesco Ercole Iacona, Maurizio Di Gati e Maurizio La Rosa, sentiti in videoconferenza il 6 marzo scorso dal Tribunale monocratico davanti al quale si celebra il processo per reato elettorale ai due fratelli Lombardo. Nel corso dell'udienza di oggi è intervenuto il difensore del governatore, l'avvocato Guido Ziccone, il quale partendo dalla posizione della Procura, ha trattato la questione relativa al reato di concorso esterno che ha definito generico a tal punto da non poterlo ritenere neppure un accordo. L'udienza è stata aggiornata al 28 marzo.

 

La Procura aveva anche disposto la citazione a giudizio per i due fratelli, per reato elettorale, dal giudice monocratico di Catania, davanti al quale il processo è già cominciato.

Sul procedimento era intervenuto per la prima volta il capo della Procura Giovanni Salvi  "a me sembra molto rilevante il dato di fatto in sè. Gli accertamenti che sono stati fatti hanno consentito di provare il punto di fatto, almeno secondo la prospettazione della Procura, che vi è stato questo accordo. La qualificazione è un fatto al limite, piuttosto complesso e speriamo che la decisione finale sia quella giusta. Ci e' stato chiesto - ha spiegato Salvi - di approfondire la parte concernente la qualificazione di carattere mafioso dei contatti, che abbiamo accertato, che vi sono stati nel periodo elettorale tra l'onorevole Raffaele Lombardo ed esponenti della cosca mafiosa. E' una decisione difficile – ha detto Salvi - perchè', al di là delle polemiche, è difficile, anche sulla base delle sentenze delle sezioni unite, della famosa sentenza Mannino".

Salvi è stato nominato procuratore di Catania quando i due aggiunti Michelagelo Patanè e Carmelo Zuccaro avevano già chiesto l'archiviazione, e dice "Noi abbiamo preso una posizione, aspettiamo con serenità la decisione del giudice e faremo tutto quello che è necessario per accertare fino in fondo questi fatti. Certamente rimane la richiesta di archiviazione. Ho totale fiducia in quello che è stato fatto e attendo con serenità la decisione del giudice. E' una decisione difficile perchè, al di là delle polemiche, è difficile, anche sulla base delle sentenze delle sezioni unite, della famosa sentenza Mannino, trovare il discrimine della qualificazione di questi fatti".