News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Si aspettava la vittoria italiana, è arrivato il successo spagnolo che fa tornare l’Europa a primeggiare nel Giro podistico Internazionale di Castelbuono. Sedici anni dopo l’iberico Martinez è Ilias Fifa mezzofondista marocchino, naturalizzato spagnolo, a portare a casa la Coppa Sant’Anna – Trofeo Totò Spallino”, al termine di una gara che non […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – UniCredit ha sottoscritto un nuovo accordo con O.R.O. Sicilia Organizzazione Regionale Olivicoltori Siciliani, che associa diversi operatori del settore olivicolo, impegnati nella produzione e commercializzazione di olio extra vergine di oliva, sostenendoli in tutte le fasi del ciclo produttivo (coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione e commercializzazione) al fine di migliorare la valorizzazione delle […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “Rigore dei conti e sviluppo economico”. Così Alessandro Dagnino, neo assessore all’Economia della Regione Siciliana, in un’intervista all’Italpress sintetizza le linee guida del suo mandato. Ieri Dagnino ha prestato giuramento da assessore davanti all’Assemblea regionale siciliana.Il lavoro non manca: “Lunedì è prevista la discussione sul Defr, un atto della precedente gestione dell’assessore […]

Le mani della mafia sui rifiuti tra Catania, Enna e Milano: 27 arresti

 

La mafia controllava la gestione dei rifiuti nei paesi dell'Ato Catania Uno Joniambiente, dove la raccolta è affidata alla società Aimeri di Milano. Le infiltrazioni dei boss sarebbero state favorite dall'inerzia di alcune pubbliche amministrazioni dei 18 Comuni che ricadono in quell'ambito territoriale, e dalla totale assenza di controlli. Questo emerge dall'operazione "Nuova Jonia" della Dia di Catania, che ha arrestato 27 persone mentre altre 16, tra le quali amministratori dei Comuni di Mascali e Giarre, sono indagate.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione per delinquere, traffico di rifiuti, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi aggravato dal metodo mafioso e truffa aggravata ai danni di ente pubblico. Ruolo centrale, per gli inquirenti, quello dei fratelli Alfio e Salvatore Tancona e di Roberto Russo, considerati ai vertici del clan mafioso Cintorino. Russo, prima di essere arrestato a maggio dell'anno scorso, era capo del personale per l'appalto della Aimeri.

Scoperte irregolarità nei servizi di igiene pubblica che avrebbero consentito all'organizzazione di lucrare rilevanti vantaggi di natura economica, attraverso la falsificazione dei formulari di raccolta e conferimento in discarica della differenziata e assegnazioni di appalti con procedure di somma urgenza che non potevano avvenite. L'inchiesta ha permesso di scoprire che il gruppo criminale era in possesso di armi, e usava un poligono abusivo a Fiumefreddo per testarle, e che gestiva, con una rete di giovani spacciatori, un traffico di droga nel settore turistico dell'alto Ionio etneo e a Taormina.