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''L'Ars è un mercato delle vacche'''...''No, normali cambiamenti''. Nuova polemica tutta siciliana

L'Ars come un mercato dove il deputato è merce di scambio? Si spera di no, sarebbe un infausto destino per il Parlamento più antico d'Italia. Questa però è la rappresentazione che di Sala d'Ercole offre il segretario regionale del Partito dei siciliani-Mpa Rino Piscitello. 
"Nei prossimi giorni - annuncia Piscitello - andrò in Procura per denunciare questo allarmante fenomeno di transumanza". L'obiettivo è chiedere "indagini approfondite per capire come all'Ars sia sia determinato e si stia ancora determinando un 'mercato delle vacche'".

Secondo l'esponente Mpa "Alla fine di questa settimana saranno oltre una decina i parlamentari regionali passati alla corte di Crocetta, ribaltando un dato elettorale che non gli consegnava alcuna maggioranza". Cambi di casacca "che non sono normali e che nascondono promesse indecenti e inquietanti".

Piscitello sottolinea che il presidente della Regione è entrato minoritario all'Ars con 39 parlamentari, ma "in poche settimane ha visto confluire a suo favore sei deputati dell'opposizione, altri due che facevano parte dello schieramento di maggioranza, ma ora nella lista Crocetta e altri tre arriveranno in settimana". Il leader del Pds fa pure i nomi: "Lo Giudice, D'Agostino, Savona, Cimino, Tamajo e Gianni; Forzese e Di Pasquale; ed entro la settimana altri tre sono pronti a cambiare casacca. Le trattative sono in corso. Un 10 per cento dell'Assemblea che trasmigra: è sconcertante. E anche nei confronti del mio partito ci sono forti pressioni. Ciò - rincara la dose - nelle pieghe della complessa campagna per le politiche che in questo modo si altera pesantemente, falsando i rapporti di forza. Si rischia di modificare il risultato delle elezioni, peraltro in una regione chiave. Bisogna capire perchè questo è avvenuto e cosa sta offrendo Crocetta".

Ma i diretti interessati non sembrano preoccupati e parlano così a Palermo Report.

Per Savona, eletto con GS e oggi nel gruppo misto, "non c'è bisogno di replicare per il semplice fatto che Piscitello non so chi sia".  Sceglie l'ironia e attacca: "Non lo conosco.. conoscevo un vecchio parlamentare nazionale ma adesso non lo è più...". "E' un periodo di cambiamento – prosegue Savona – si scegli ala strada che si ritene migliore per la Sicilia. Il bene dell'Isola è il solo obiettivo. Stare vicino a chi vuole un cambiamento reale".

Parole nette anche da Michele Cimino, anche lui eletto con Grande Sud, adesso anima del movimento "La Voce Siciliana".
"Non è Crocetta che sta portando avanti un'azione di proselitismo – spiega – . Sono stati l'Mpa e Grande Sud a interrompere un percorso, che ci aveva visto contro Berlusconi e la Lega. C'è chi ha avuto una conversione sulla via di Damasco tornando sui propri passi e chi è rimasto sulla strada scelta in precedenza".
"Quando ho fondato 'La voce siciliana' - aggiunge Cimino – qualcuno ha detto che lo facevo per avvicinarmi a Crocetta e avere una poltrona come assessore. Ma in tanti hanno aderito a questo movimento... pensiamo forse tutti di avere una poltrona? E quanti dovrebbero essere questi assessorati... Piuttosto - sottolinea – siano gli altri a fare 'mea culpa' invece di dire che chi cambia agisce in vista di una poltrona!".

"Non so - replica Nicola D'Agostino - di quale 'mercato' parli Piscitello. Sono sciocchezze. Io sono stato eletto con l'Mpa, ma quando ho contestato la gestione del partito mi è stato detto di stare zitto e che ero uno sciacallo. Da qui la decisione di lasciare l'Mpa e il passaggio al gruppo misto. Solo dopo ho aderito all'Udc. Decisione libera e meditata, che certamente non ha mia portato alcun vantaggio in termini di incarichi o poltrone". "Rassicuro Piscitello - aggiunge D'Agostino - che non ho intenzione di cambiare gruppo o aderire al Megafono di Crocetta. La polemica sollevata da Piscitello non mi riguarda".

Per Nello Musumeci all'Ars "sono una realtà i deputati con i cartellini segna-prezzo. Crocetta è bravo a fare acquisti, in nome della rivoluzione, ovviamente. Sto formalizzando una proposta perchè si presenti una legge o una norma interna regolamentare che sanzioni economicamente il deputato che lasci il gruppo nel quale è stato eletto. E quando a un deputato tocchi il portafoglio gli fai male...".

Ma Piscitello – che non risparmia neppure Lumia, Cardinale e Lupo ( "Stanno trasformando - dice - la presidenza della Regione e l'Assemblea regionale in una sconcertante sede di partito" ndr. ) - si dice certo che la Procura "aprirà un fascicolo su questa vicenda. Se non dovesse farlo presenterò io un esposto chiaro e circostanziato su queste forti anomalie. Peraltro Crocetta raccatta di tutto, anche personaggi impresentabili che se vanno da lui sembrano essere restituiti a una nuova verginità".

E si affida ai magistrati anche il presidente di Sala d'Ercole, Giovanni Ardizzone, che a un'agenzia di stampa precisa: "Saranno i magistrati ad accertare eventuali responsabilità. Io non entro nel merito di queste accuse. Certo, ci occuperemo del caso dei passaggi di deputati nel suo complesso, in relazione alla composizione dei gruppi la cui consistenza è modificata: alcuni potrebbero non avere più i numeri necessari per sussistere ancora".

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