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Condono edilizio, anche 28 anni per una pratica. Varato un piano per smaltire gli arretrati

Cinquantaquattromila pratiche aperte ma non esitate: a tanto ammonta l'arretrato – relativo ai condoni edilizi del 1985, 1994 e 2003 – del Comune di Palermo. 
Forse però, a distanza di quasi 30 anni dal primo condono, qualcosa potrebbe cambiare. Il settore Edilizia Privata ha infatti predisposto - dando seguito all'atto di indirizzo predisposto dalla Giunta su indicazione dell'assessore Agata Bazzi - un piano di avvio del riordino e dell'esame delle pratiche.

"Si tratta - spiega l'assessore - di un provvedimento doppiamente importante: perché permetterà finalmente di dare risposta ai cittadini che hanno presentato le istanze e perché permetterà all'amministrazione di smaltire una grande mole di lavoro arretrato, introitando anche delle somme importanti per il nostro bilancio."

Da Palazzo delle Aquile spiegano che "negli anni, nonostante fossero stati assunti ad hoc diversi tecnici, solo meno di una decina è rimasto a svolgere questo servizio, accumulando un arretrato che, ai ritmi attuali potrebbe essere smaltito in non meno di 10 anni. La Giunta ha quindi formulato un piano di rientro dei tecnici del condono alle mansioni originali, da attuare in modo graduale e concordato con gli Uffici presso cui oggi questi tecnici svolgono le proprie mansioni e in modo tale da non danneggiare altri settori dell'Amministrazione".

I primi 12 sono stati già trasferiti e a questi si aggiungeranno nei prossimi giorni alcuni addetti amministrativi che, nella fase iniziale, dovranno supportare l'imponente lavoro preparatorio: la riorganizzazione dell'archivio e la verifica dello stato attuale delle pratiche.

Il piano predisposto dal Settore guidato da Serafino Di Peri e supervisionato dal Capo Area Valentina Vadalà, prevede infatti innanzitutto di mettere ordine in quello che gli stessi tecnici incaricati hanno definito "uno stato disastroso" dell'archivio delle pratiche. Solo una parte infatti è stata informatizzata e in alcuni casi, a seguito di un problema informatico avvenuto alcuni anni fa, i dati sul protocollo sono andati persi ed è quindi difficile persino sapere dove esattamente si trovi una specifica pratica.

Per un mese a partire da oggi, l'intero gruppo di persone guidate da Sandro Follari si occuperà quindi di mettere a posto l'archivio, con la chiusura al pubblico dell'Ufficio, individuando per ciascuna pratica l'effettivo stato.

"Già la sola riorganizzazione e dell'archivio - afferma Serafino Di Peri - permetterà di ridurre il carico di lavoro futuro perché siamo certi che alcune pratiche del primo condono, non avendo avuto risposta, siano state ripresentate per i condoni successivi. Stimiamo in almeno cinque-settemila le pratiche duplicate".

A questo lavoro si affiancherà una verifica sia delle pratiche attualmente in corso di istruttoria sia di quelle assegnate ma di cui non è ancora avviato l'esame. Contemporanemente, grazie alla collaborazione con la Sispi, si tenterà il recupero di tutti i dati già informatizzati per la ricostruzione della storia di ogni singolo procedimento.

"Entro questo mese - chiarisce l'assessore Bazzi - miriamo ad avere un quadro certo e preciso della situazione, in modo da poter d'ora in poi dare risposte sui tempi di verifica di ogni singola pratica."

"Quello delle pratiche del condono - afferma il sindaco Leoluca Orlando - è uno dei grandi scandali di questi ultimi anni. E' un esempio di come l'immobilismo dell'Amministrazione vada a danni del cittadino e della stesa Amministrazione. Il mancato esito delle pratiche di condono infatti, non solo ha di fatto impedito la regolarizzazione di migliaia di situazioni, ma ha anche impedito di incassare alcuni milioni di euro che avrebbero potuto essere reinvestiti in servizi per i cittadini. Finalmente - conclude Orlando - con la sistemazione dell'archivio parte questa importante azione amministrativa".

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