News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – Medici, infermieri, operatori e volontari dei “camici gialli” dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. La delegazione, composta da 48 persone, era guidata dal cappellano del nosocomio Don Giuseppe Garofalo. Al termine dell’udienza generale, il Santo Padre si è intrattenuto con la delegazione, che comprendeva […]

  • AGRIGENTO (ITALPRESS) – Lungo la strada statale 640 “Strada degli Scrittori”, in contrada Gasena nel comune di Agrigento, è stato inaugurato il Parco Livatino dedicato al giovane giudice vittima di mafia.L’area, di circa 4.500 metri quadrati, si legge in una nota, è stata concessa da Anas per la durata di 10 anni al Co.N.Al.Pa. – […]

Celebrare non basta, pensiamo e domandiamoci di cosa siamo “ORFANI” oggi

 

Non siamo orfani solo di Giovanni e Paolo. Nei giorni della memoria non dobbiamo solo ricordare chi non c'è più, ma anche chiederci cosa si è perso o cosa è cambiato, cosa ha generato la perdita di chi si ricorda e celebra. La Sicilia e l'intero paese è orfano...

"Orfani di mare e di cielo, di origini e di storia, siamo rimasti orfani delle storie degli anziani, di una ribelle traiettoria. Legati al cordone ombelicale di una madre che è andata via, orfani di tempo e silenzio, del racconto di un buon maestro. Arresi al compromesso, ostaggi di cibi sani e di valide discussioni, orfani di uno slancio vero che ci porti verso l'alto, di ogni giornata che non ci viene restituita. Abbandonate le voci nei cortili, le lavagne nere sporche di gesso, i panni stesi sui balconi, la misura e la sobrietà, ci siamo derubate tutte le valide occasioni, orfani delle ali che hanno le buone idee, orfani di una terra su cui ormai calpestiamo con passo distratto. Orfani nel chiedersi perchè, ostaggi del rancore, tesi nell'andare avanti ma con le spalle girate indietro. Orfani di spartiti senza musicisti.
Siamo rimasti orfani delle occasioni degli altri, che possono valere più delle nostre ma è duro riconoscerselo, orfani degli amori mai sciolti, dei sentimenti dietro l'amicizia, orfani perfino delle bugie, quelle vere infinitamente innocenti e fragili, degli agi del torto, degli occhi di una sconosciuta alla fermata del tram. Indipendenti gli uni dagli altri, senza chiedersi mai il perchè.
Forse basterebbe chiudere gli occhi ascoltare il respiro di chi ci sta accanto e crederci... perchè alla fine come per la nascita anche per la morte l'unica cosa che ci è concesso fare ed esserne testimoni e così come si accoglie... accompagnare, perchè quando resteremo orfani della morte non avremo più alcun motivo per vivere.
Orfani di legalità, credendo che il risultato di questa strana parola debba venire da qualcuno o da qualcosa al di fuori di noi stessi. Non capendo che la legalità siamo noi, ogni giorno in ogni singolo comportamento. La legalità è una scelta soggettiva e culturale, uno stile di vita in ogni singolo banale gesto. Troppo spesso confusa con la giustizia, che è il sistema di regole che dovrebbe punire chi nella legalità sceglie di non vivere e implicitamente premiare chi invece decide di farlo. La giustizia la dobbiamo pretendere, la legalità la dobbiamo coltivare ognuno dentro se stesso."

Ugo Piazza