Il Culatello è certamente uno dei prosciutti più buoni e gustosi, ed è esattamente il tipo di piatto che ogni giorno i nostri cari politici regionali ci pongono sotto gli occhi. Mangiare, gustare, odorare, ma non toccare. Perchè ormai è chiaro che il "culatello" che vogliono salvare è il loro non certamente quello dei cittadini siciliani. Ormai siamo semplicemente alla follia... culinaria.
La Regione Siciliana, guidata da Rosario Crocetta in un valzer di assessori è da due anni e mezzo che discute, proclama e annuncia senza di fatto fare nulla. C'è qualcuno che può dirci in quasi tre anni cosa si sia stato fatto di sostanziale nella nostra terra? Qualcuno può enunciarmi una riforma vera, seria e sopratutto utile per la nostra economia, per le famiglie, per il lavoro o per i giovani? NO.
Ma adesso siamo veramente alla presa per il "culo" scusate ma quando ci vuole ci vuole.
Crocetta tira fuori "il coniglio dal cilindro"dopo questi lunghi anni, per uscire dalla stagnazione, lancia un appello chiaro: "Nessun inciucio, ma un patto istituzionale per le riforme da sottoscrivere con tutte le forze d'opposizione e maggioranza presenti all'interno dell'Assemblea Regionale Siciliana, sulla scorta delle larghe intese condotte a Roma da Matteo Renzi" Una sorta di salva Sicilia in cui si invita tutte le forze politiche ad abbassare gli steccati e lavorare unitamente per la Sicilia. A parte questa prima "culatellata" perché se dopo quasi tre anni un presidente della regione, dopo avere cambiato tre volte la giunta e non essere riuscito a compiere nessun atto significativo, ancora chiama alla coesione politica, è un presidente che non si è reso conto che non ha i "numeri" per governare e fino a prova contraria in un puro esercizio di stile quando si è chiamati a governare ma non lo si vuole o non lo si può fare esiste un istituto "meraviglioso" che è quello delle dimissioni. Perchè Crocetta non si dimette?
Ma la "culatellata" ancora più grossa arriva dalle dichiarazioni delle varie forze politiche presenti all'Ars, dopo la chiamata all'unità salva Sicilia, del Governatore. Per farla breve: I Grillini in piena coerenza con la loro linea di non governare e di non far governare dichiarano: "il tempo è scaduto Crocetta si dimetta e ridia la parola ai siciliani". Un netto no arriva anche da Forza Italia: "Attaccato su tutti i fronti, immobilizzato dalla propria incapacità, il governo Crocetta si gioca l'ultima improbabile chance ed apre all'opposizione, promuovendo un patto per le riforme, un inciucio camuffato da altro. A tutto questo Forza Italia risponde con un deciso no, con la certezza che il buon governo della regione debba avere ben altri presupposti"
Lo Stesso Partito Democratico, ormai si sa, ne dice una e ne fa 100 diverse. Prima l'Ultimatum di Davide Faraone che, tre mesi fa, dava 10 giorni di tempo a Crocetta per le riforme altrimenti al voto... Poi l'area Cuperliana che tramite il segretario regionale PD Raciti, 10 giorni fa, consegnò la lista dei nuovi assessori di una giunta regionale che andava riformata nel proprio complesso, a cui Crocetta rispose "Raciti Chi?" Non minori le critiche anche dei Civatiani, insomma il tutti contro tutti anche nel partito che dovrebbe rappresentare la maggioranza.
In questo contesto di dichiarazioni e solo dichiarazioni, facendo due conti molto palesi, sembrerebbe che nessuno voglia più Crocetta, e tutti gli chiedo di dimettersi. MA CARI DEPUTATI lo sapete che il vostro regolamento prevede alcuni strumenti che potrebbero portarvi al risultato da voi "tanto auspicato" O una bella mozione di sfiducia, che chiaramente oltre a presentare dovreste anche votare... oppure una bella dimissione di massa, se la metà dei deputati più uno si dimette, anche in questo caso le dimissioni vanno non solo annunciate ma anche ratificate, il Presidente della Regione decade e si torna a votare.
CARI DEPUTATI è così semplice. Certo, certo, dimettersi vuol dire basta stipendi da 9 mila euro al mese, auto blu, gettoni di commissione, cellulari pagati, privilegi, potere, affari e affarini, ma sopratutto una nuova e dispendiosa campagna elettorale, sempre ammesso che qualcuno di voi abbia la faccia di ricandidarsi.
Allora o fate quello che dichiarate o per rispetto ai siciliani che sono disperati ma non stupidi anche il silenzio sarebbe gradito... il "culatello" lasciate che i cittadini lo comprino in salumeria e non sulle pagine dei giornali...
di Ugo Piazza