Partiti Politici regionali, senza soldi? Iniziano i licenziamenti...

 

I partiti politici isolani, iniziano a farsi i conti in tasca e, passata la legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti, prima che gli stessi non trovino un altro metodo pubblico..., devono fare i conti con la carenza delle risorse nelle proprie casse. In realtà è una visione prospettica, diciamo che pensano al futuro, perchè proprio in questo momento le casse non dovrebbero essere vuote visto le ultime elezioni con cui sono state ben rimpinguate. Ma del futuro non vi è certezza, ed allora iniziano i tagli di dipendenti addetti stampa, segretarie e via dicendo. Un segno dei tempi che cambiano lo da proprio il Partito dei lavoratori, il Partito Democratico. La sede regionale ha già avviato il licenziamento di ben 13 persone. Tre di segreteria, otto impiegati,due giornalisti. Oltre ai soldi pubblici, sembrerebbe che anche gli eletti e gli assessori di partito inizino ad avere "le braccine corte". Prassi di tutti i partiti e che gli eletti versino parte dello stipendio nelle casse delle sedi regionali del partito di appartenenza per finanziare l'attività politica. A quanto pare non tutti, anzi pochi,lo fanno. Emblematico è il caso del senatore Corradino Mineo a cui è stato chiesto un contributo di ben 25 mila euro con l'esplicita giustificazione di "essere stato candidato in una POSIZIONE UTILE per essere eletto" Invito respinto dall'interessato che ha dichiarato " guadagnavo più da giornalista che da deputato" Beato lui... Ma questa richiesta fa capire come il meccanismo di scelta diretta dei candidati da parte delle segreteria dei partiti di fatto attribuisce alle stesse diritti e controllo sugli eletti. È il caso di ricordare che in un sistema democratico l'unico controllo sugli eletti lo dovrebbero avere gli elettori. Ma questo è il vero motivo per cui qualsiasi legge elettorale faranno non metteranno mai le tanto temute preferenze di voto. Perchè si invertirebbe il "giochino" sarebbero gli eletti, quelli che realmente hanno portato voti al partito a chiedere conto e ragione al proprio contenitore politico e non viceversa. Una leggere che permette di scegliere, scrivendo il nome, al popolo leverebbe potere ai dirigenti dipartito... e quelli "mica sono fessi" lo sanno benissimo.