Ma noi siciliani quando avremo la forza di dire BASTA

 

Quella politica che ormai non appassiona più nessuno. Regione, rimpasto di giunta quasi pronto. Ma mentre loro litigano sulle poltrone la Sicilia affonda. Continua la guerra tutta interna ai partiti per accaparrarsi una poltrona nella giunta del Governo Regionale presieduto da Rosario Crocetta. Si del Governo, cioè di quell'organismo che dovrebbe per l'appunto governare una regione che, ormai non è più in ginocchio, ma ben distesa per terra. Mentre i grandi gruppi tecnologici, industriali e turistici abbandonano progressivamente la nostra regione, esasperati proprio da una mancanza di govenrance, di un progetto, di interventi che possano ridarci un anelito di futuro, la politica continua solo ed esclusivamente la propria bagarre sulle poltrone e gli equilibri di una maggioranza che ormai supera l'alternarsi delle quattro stagioni.
Dall'inizio dell'esperienza di Rosario Crocetta, l'unico vero tema che tiene impegnati i nostri deputati e il nostro governo regionale è il rimpasto di giunta. Quanti posti vanno a chi e chi deve sedere in quelle che dovrebbero essere le poltrone più importanti della Sicilia.
Ma in questi due anni chi sta pagando il prezzo di litigi da tagliaborse...? ovviamente i siciliani, le famiglie, i lavoratori, le imprese e gli artigiani, cioè tutti coloro che, ogni giorno fuori dalle luci della ribalta, tengono in piedi quel poco che è rimasto.
A noi non interessa più se in giunta 4 posti spettano al PD, 2 all'UDC, 1 al Megafono, 1 ad Articolo 4 e via discorrendo. Se devono essere assessori tecnici o politici, visto che tale differenza è solo una presa in giro, perchè un tecnico nominato dalla politica sarà sempre vincolato dalla volontà politica di chi lo ha indicato. E poi perchè i politici non possono entrare in giunta, cosa devono fare questi benedetti politici, amministrare no, lavorare in parlamento non ci sembra proprio, stare sul territorio a capire i problemi della gente non se ne parla, forse dovrebbero andare tutti a "chi l'ha Visto".
La politica ha perso, nei fatti e agli occhi della gente, la propria funzione. Chi saprebbe definire "cosa vuol dire oggi fare politica?" La nostra regione non ha più tempo, i siciliani non hanno più la possibilità di perdere tempo e pure di tempo, di anni interi, se ne perdono continuando solo a discutere di chi deve o dovrebbe fare qualcosa, ma di farla veramente non se ne discute proprio.
Questa politica non appassiona proprio più nessuno, ma noi siciliani quando avremo la forza di dire BASTA.

Di Ugo Piazza