Legge elettorale TRUFFA, se gli Italiani stanno zitti ora dovranno stare zitti anche dopo

 

Siamo troppo distratti, bisogna capire che la legge elettorale per il nostro paese è il vero nodo centrale per un reale cambiamento.

Qualsiasi legge elettorale non può avere come principio unico la governabilità del paese, l'unica ratio è, costituzionalmente, la libera partecipazione alla vita politica dei cittadini, cioè la rappresentanza democratica e il fatto che questa sia garantita nella maniera più ampia e partecipativa possibile. La maggioranza parlamentare non può essere un premio numerico, ma un premio sul campo, qualsiasi premio di maggioranza attribuito fuori dalle preferenze reali è antidemocratico.

L'ipocrisia a cui tutti sottaciamo è che, in definitiva, stiamo chiedendo a una vecchia classe dirigente di scrivere le regole per auto eliminarsi, “contro natura umana”. E infatti il modello Italicum è fatto, nella sostanza, per far cambiare poco o nulla.

Cosa prevede e quali sono le contraddizioni del modello proposto da Renzi e Berlusconi, il modello Italicum...

 Attribuzione del premio di maggioranza, dichiarato incostituzionale dalla medesima Corte, di fatto rimane: Premio di maggioranza tra il 15 e il 18% per il partito o la coalizione che supera il 35% delle preferenze.

Scelta dei candidati da parte dei cittadini e non dei partiti, No! La cerchia di quelli che vanno garantiti indipendentemente dal proprio consenso resta con i così detti listini bloccati. Cioè 6 candidati a collegio scelti dai partiti e non dagli elettori. Niente voto di preferenza. Questo di fatto continua a garantire il controllo della dirigenza dei partiti sugli eletti continuando a negare ai cittadini il diritto di scelta.

Soglia di sbarramento, cioè la percentuale minima di voti che, un partito, movimento, coalizione deve raggiungere per entrare nel parlamento. Invece di abbassare la soglia per garantire, costituzionalmente, maggiore partecipazione democratica, la stessa viene alzata e anche in modo scientifico auto-garantista per l'esistente. Infatti un nuovo partito, o movimento che sia, comunque dei cittadini che decidono di iniziare un percorso aggregativo politico fuori dagli schieramenti tradizionali devono avere ben l'8% dei voti se da soli, se in coalizione, cioè più soggetti politici minori o nuovi che si vogliono presentare alle elezioni uniti fuori dal centro destra o dal centro sinistra, devono raggiungere il 12%. Strano che per i partiti  tradizionali, appena citate, la soglia invece viene lasciata molto bassa, al 5%. In sostanza c'è una doppia soglia di sbarramento. Prima, col Porcellum, ai partiti coalizzati bastava il 2% e passava anche chi non lo avesse raggiunto ma otteneva il miglior risultato tra quelli che nella coalizione non aveva conseguito il 2%. In definitiva con l'Italicum per i partiti minori è molto più difficile entrare in parlamento.

Ma allora! Se il premio di maggioranza resta, se i cittadini non dovranno esprimere una preferenza diretta sui candidati, ma votare liste di candidati scelti arbitrariamente dalla dirigenza dei partiti, mi dite cosa sta cambiando? Nulla.! Questa volta se gli Italiani non diranno nulla ORA, dovranno stare zitti per lungo tempo, perchè non si può sempre lasciare fare ad altri perchè comunque la democrazia deve far sentire la propria voce quando serve altrimenti si vive da pecore e si muore sbranati.

di Ugo Piazza