Le gravissime affermazioni dell'ex Assessore Marino: “ mi chiamò Lumia, dobbiamo vederci subito...”

 

La gravissime affermazioni dell'ex Assessore Regionale ai rifiuti Nicolò Marino sulla gestione dei rifiuti in Sicilia, sembrerebbero essere cadute nel silenzio mediatico e politico; Come mai?

Nel silenzio della politica regionale, infatti oltre ai diretti interessati è da notare, come non vi è una dichiarazione che sia una di un esponente politico siciliano, ne a favore ne contro, relativa alle pesantissime dichiarazioni rese dall'ex assessore regionale ai rifiuti Nicolò Marino relativamente alla gestione delle discariche siciliane. L'unico ad avere chiesto chiarezza con atti ufficiali è stato il deputato nazionale Erasmo Palazzotto che ha scritto ufficialmente alla Commissione Rifiuti, a quella Antimafia e al presidente del Senato Pietro Grasso chiedendo la sospensione del Senatore Lumia dalla Commissione Antimafia. Di fatto Marino in un intervista ha delineato un sistema di potere preciso in cui imprenditori, confindustria e politica sarebbero perfettamente allineati. Roba da titoloni nei giorni... ma di titoloni se ne sono visti ben pochi... eppure Marino, assumendosene la responsabilità, fa nomi e cognomi delineando anche la possibilità che la gestione dei rifiuti nella nostra isola possa essere ancora peggio di quella che è. "Province e Arpa non hanno mai di fatto effettuato controlli seri su quello che potrebbe esserci nascosto nel nostro sottosuolo". Marino tira in ballo, i vertici di Confindustria, il vice presidente Giuseppe Catanzaro e il presidente Antonello Montante e anche il vice presidente di nazionale Ivan Lo Bello, ma anche in maniera diretta e pesantissima il senatore del Pd Giuseppe Lumia, oltre che alcuni funzionari regionali che a dire dell'ex assessore, avrebbero "firmato atti palesemente illegittimi"
La questione è legata sopratutto al rilascio delle autorizzazioni alle "manovre messe in atto per evitare la realizzazione delle piattaforme pubbliche per favorire le discariche private, specie quella di Siculiana (Agrigento), gestita proprio dal vice presidente di Confindustria Sicilia".
 

Tutto nasce dal racconto di una telefonata incontro ricevuta proprio dall'ex assessore Marino da Senatore Beppe Lumia. Telefonata che racconta al giornale "oraquaotidiano":
Dice Marino: "Mentre sono ancora assessore mi chiama il senatore del Pd Beppe Lumia, e mi dice: 'Quando vieni a Palermo?'. 'Domani'. Lumia mi disse: assolutamente no, ci dobbiamo vedere stasera'. 'Beppe, sono a Catania, non posso. 'Allora veniamo noi: io, Antonello Montante e Ivan lo Bello'. L'incontro avviene all'hotel Excelsior di Catania. Montante esordisce così: 'Se vuoi fare la guerra a colpi di dossier io sono pronto, la devi smettere di mandare in giro Ferdinando Buceti (mio capo di Gabinetto ed ex vice Questore della Polizia di Stato, nonché appartenente alla Dia di Caltanissetta) ad acquisire informazioni sul mio conto'. Gli rispondo: 'Sei veramente fuori di testa. Non ho bisogno di mandare persone in giro per saperne di più su di te, sono sufficientemente informato. Non ti permettere di fare insinuazioni di questo tipo'. Praticamente Montante, siccome avevo scritto una nota nei confronti di Catanzaro gestore della discarica e vicepresidente di confindustria, sull'emergenza rifiuti, prende posizione contro di me per difendere l'amico. Lumia cerca di mediare, Lo Bello sta zitto. Alla fine si calmano le acque. Visto la gravità dell'accaduto – racconta ancora Marino- l'indomani mattina decido di vedermi a Tusa con il Presidente Crocetta e gli dico: 'Rosario, non puoi consentire una cosa del genere, ma Crocetta cambio subito discorso"

Una domanda sorge spontanea ma perchè Crocetta ha nominato Marino un ex magistrato proprio in un settore così difficile se poi non affronta l'argomento? la risposta la da lo stesso Marino: '"Sono convinto che Crocetta fosse certo che tramite Lumia (con il quale ero in sintonia quando era vice presidente della Commissione parlamentare antimafia) potesse controllarmi"

Tutta questa vicenda, certamente non delinea un quadro trasparente nella gestione dei rifiuti in Sicilia, in cui esponenti politici, imprenditori, e associazioni di rappresentanza di categoria si uniscono a torno a dei tavoli informali in hotel... contribuendo a definire un clima di informalità e di interessi che di pubblico sembrerebbero avere davvero ben poco.

 Leggi le lettere inviate dall'on. Palazzotto