Crocetta respinge le dimissioni di Bartolotta e apre al dialogo con il Pd, ma alle sue condizioni

 rosario crocetta1Palermo. Non c'è pace per la giunta regionale siciliana. Dopo l'assessore all'Economia Luca Bianchi, anche il responsabile delle Infrastrutture Nino Bartolotta ha rassegnato le dimissioni.

Dal governatore arriva però un 'no'. E in una luna nota spiega perchè respinge le dimissioni.

"Il presidente e gli assessori giurano fedeltà alla Sicilia e al suo Statuto. Apprezzo molto - scrive Crocetta - il gesto di disponibilità che l'assessore Bartolotta ha mostrato, consegnando al presidente e al segretario del Pd, la disponibilità del proprio mandato. Solo che io non intendo assolutamente accettare tali dimissioni poichè si fa parte del governo sulla base di un patto pubblico che si firma e si sottoscrive non solo nei confronti del presidente, ma dei siciliani e dello Statuto".

Secondo Crocetta "In questo momento difficile il governo deve andare avanti perché abbiamo responsabilità rilevanti, che derivano da difficile situazione che abbiamo ereditato. Bisogna pensare al lavoro, alle infrastrutture, ai comuni, alla questione sociale, al risanamento dl bilancio e non ritengo sia il momento di rivedere una squadra governo che ha dimostrato grande capacitá nell'affrontare le questioni della Sicilia. Il popolo siciliano ci chiede di governare, in un raccordo corretto col parlamento e coi partiti. Ma la costituzione ha assegnato ai partititi e agli organi istituzionali competenze diverse".

"Sono rispettoso dei partiti e della loro indipendenza - aggiunge - ma sono altrettanto geloso dell'autonomia delle istituzioni. Gli assessori sono stati condivisi dai partiti 10 mesi fa e sinceramente non capisco cosa spinga oggi il Partito Democratico a rivedere una squadra assessoriale che funziona. Il dialogo col Pd da parte mia c'è sempre stato e continuerà ad esserci, ma non può essere basato sulla questione del nome degli assessori ma su ragioni di strategia, che devono avere al centro la Sicilia e la sua stabilitá, in un momento di grave difficoltà nazionale che non può non pesare sulle valutazioni che noi facciamo. Riconfermo la fedeltà al mio partito, come iscritto al Pd, ma non posso rinnegare la fedeltà che devo alle Istituzioni e al Popolo siciliano".

"Nessuno mi può chiedere questo - conclude Crocetta -. Riapriamo il dialogo e il confronto, ma sulle questioni programmatiche, nel rispetto del programma che abbiamo sottoscritto con i cittadini e sulla necessitá di accelerare l'azione di rinnovamento e cambiamento della Sicilia e delle grandi riforme che dobbiamo affrontare. Bianchi e Bartolotta continuano a lavorare nell'interesse della Sicilia e dei siciliani".