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Agenzia di Stampa Italpress
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Ultimato il gioco delle cariche all'Ars. Udc e M5S vincono al tavolo delle poltrone

 

Tutte le caselle sono state riempite. Con la definizione delle presidenze all'interno delle commissioni legislative all'Ars si chiude il laborioso gioco dell'oca delle cariche. I dadi sono stati lanciati per l'ultima volta e le poltrone sono adesso tutte occupate dai legittimi proprietari di legislatura. Tra contenti e scontenti, tutte le forze politiche presenti a Sala d'Ercole ora possono dedicarsi veramente a ciò per cui sono state votate, quello che si spera sappiano fare meglio: legiferare.

Terminate in tarda serata le prime riunioni delle commissioni definite ieri, può essere tracciata la mappa con le presidenze: in prima commissione Affari costituzionali la presidenza va a Marco Forzese (Udc), alla seconda Bilancio è Nino Dina (Udc) che si assicura la carica di presidente, per la terza Attività produttive Nino Marziano (Pd), quindi in quarta Ambiente e territorio si insedia Giampiero Trizzino (M5S), poi alla quinta Lavoro, Cultura e Formazione si siede Marcello Greco (Territorio), Giuseppe Digiacomo (Pd) alla sesta Servizi sociali e Sanità, chiudendo con la commissione per l'esame delle attività Ue dove a presiedere sarà Francesco Cascio (Pdl).

Tirando le somme due presidenze sono del Pd, come per l'Udc, una per il Movimento cinque Stelle, Lista per il Territorio e Pdl.

Messi da parte i numeri, le considerazioni politiche portano a proclamare come vincente in questo rendez vous l'Udc, assicuratosi le presidenza dell'Assemblea, con Giovanni Ardizzone, e l'ambita commissione Bilancio. Il Pd, oltre a portarsi a casa due presidenze di commissioni, esce dalla tornata con una spaccatura rischiata (prima per la definizione del capogruppo, poi con il caso-Cracolici), dopo essere stato battuto nella corsa alla vicepresidenza. Proprio la votazione dei vicepresidenti ha consegnato ai grillini la prima vittoria quando Venturino è stato eletto a sorpresa, rafforzata poi da una presidenza di commissione. Al Pdl, infine, tocca accontentarsi di una vicepresidenza d'aula e della guida della commissione per l'Ue. Senza fiches in mano rimane tra tutte il Pdl-Mpa, nonostante un bel gruzzolo di partenza.

Le jeu sont fait, rien ne va plus.