Parole che hanno provocato la reazione del comitato di redazione dell'ufficio stampa, assieme a quelle dei sindacati. "Abbiamo chiesto, già martedì scorso, un incontro urgente al presidente Crocetta per presentare la redazione e discutere della riorganizzazione dell'ufficio, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse, ma ancora attendiamo che ci convochi – scrive il Cdr – Riteniamo che qualsiasi decisione non possa essere assunta se non attraverso il rispetto delle norme previste dal contratto di lavoro dei giornalisti, a noi applicato, e dallo Statuto dei lavoratori".
Federazione nazionale della stampa e Assostampa Sicilia non si discostano dal tono critico usato dall'organo sindacale interno all'ufficio stampa della Regione, sul "concetto di licenziamento a distanza": ''Dispiace dovere constatare che il neo presidente Crocetta – si legge in una nota congiunta - non sappia cogliere la chiara differenza tra i giornalisti che compongono un ufficio stampa istituzionale previsto dalla legge e che, anche ai sensi della legge 150, devono garantire la trasparenza degli atti amministrativi dell'Ente, e il ruolo dei portavoce che devono invece farsi atarassici interpreti del pensiero del capo dell'amministrazione di turno".