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Agenzia di Stampa Italpress
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Trattativa Stato-mafia, la Regione si costituisce parte civile

 

Il Gup di Palermo Piergiorgio Morosini ha ammesso come parti civili nel procedimento per la trattativa Stato-mafia la Regione siciliana e l'Associazione dei familiari delle vittime di mafia presieduta da Sonia Alfano, eurodeputata e figlia del giornalista Beppe, ucciso nel 1993.

Rigettata invece la richiesta di entrare nel processo come parte offesa presentata dall'Assemblea regionale siciliana. Nel provvedimento con cui il gup di Palermo Piergiorgio Morosini esclude la costituzione di parte civile dell'Ars, il magistrato sottolinea che "pur apprezzando e condividendo la contemporanea costituzione di parte civile dell'Assemblea regionale siciliana e della Regione siciliana" l'ammissione di entrambe avrebbe "creato un'inutile ripetzione per gli interessi che si vogliono tutelare". La costituzione della Regione e dell'associazione della Alfano è stata ammessa nei confronti di tutti gli imputati, con eccezione dell'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino, che risponde solo di falsa testimonianza.

Alla scorsa udienza il magistrato aveva disposto l'ammissione della presidenza del Consiglio dei ministri, di Rifondazione Comunista, del Comune di Palermo, del Centro Pio La Torre, dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, dei familiari dell'ex eurodeputato Salvo Lima, ucciso dalla mafia nel '92, del movimento Agende Rosse rappresentato da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato da Cosa nostra, e del sindacato di polizia Coisp. Oggi, oltre partecipazione al processo della presidenza dell'Ars, il gup dovrebbe affrontare alcune questioni di competenza territoriale poste dai legali degli imputati.

Tra gli imputati spiccano nomi eccellenti come l'ex ministro Nicola Mancino e il generale Mori.

I legali dell'ex ministro Nicola Mancino, di Marcello Dell'Utri e di Calogero Mannino hanno chiesto al gup di spostare il procedimento dal capoluogo siciliano a Roma. Il legale del boss Leoluca Bagarella ha invece chiesto di trasferire il processo a Firenze dove avvenne la strage di via dei Georgofili.