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Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – “Rigore dei conti e sviluppo economico”. Così Alessandro Dagnino, neo assessore all’Economia della Regione Siciliana, in un’intervista all’Italpress sintetizza le linee guida del suo mandato. Ieri Dagnino ha prestato giuramento da assessore davanti all’Assemblea regionale siciliana.Il lavoro non manca: “Lunedì è prevista la discussione sul Defr, un atto della precedente gestione dell’assessore […]

Spending review, pronte a saltare 38 strutture ospedaliere

ospedale

Piani di rientro delle spese con la scelta di commesse dei prodotti bio-medici al minor costo. Un risparmio per lo Stato, ma per i medici i prodotti migliori non saranno facilmente accessibili alle strutture ospedaliere e in un quadro generale potrebbero peggiorare le condizioni generali del trattamento sanitario nazionale. Qualcun altro punta il dito sul danno nei confronti delle grandi case farmaceutiche. Quale che sia la realtà dei fatti, proviamo a partire dai dati concreti ad oggi disponibili.

Solo in Sicilia salteranno circa 38 strutture ospedaliere, con una notevole perdita di posti letto per degenti. A questi dati si unisce il risultato di un sondaggio sulla qualità del servizio sanitario della regione d'appartenenza, fatto da Monitor Biomedico 2012, spiega come i pazienti italiani abbiano visto un netto peggioramento dell'intero trattamento sanitario da quando, negli ultimi due anni, è cominciato un generale piano di risparmio.

Innanzitutto le liste di attesa sono peggiorate secondo il 68% degli intervistati, il 24% ha visto un peggioramento delle file e nelle isole solo il 7% del campione ha riscontrato un effettivo miglioramento del servizio sanitario offerto.

Stando alle parole del ministro della Sanità Renato Balduzzi si è  pensato di "riorganizze, ristrutturare e riqualificare il sistema. Ciò che va invece rifiutato è la logica dei tagli lineari, anche in considerazione del fatto che abbiamo dei volumi di spesa per il nostro Servizio sanitario nazionale che sono già al di sotto della media europea riuscendo allo stesso tempo a garantire servizi di altissima qualità. Il nostro compito è andare ad individuare le ancora tante zone di inefficienza e di spreco.
Bisogna fare una revisione della spesa non solo sul settore del farmaco, ma anche sui beni e servizi, sui dispositivi medici, su categorie di prodotte molto estese sulle quali fissare costi standard che prevedano dazi per chi vi si discosta, anche all’interno dello stesso Ministero si può ancora migliorare in tal senso, ad esempio calcolando in maniera più efficiente il rapporto costi-benefici delle proprie azioni".

Fin qui le intenzioni del ministro. Il piano di rientro dell'assessore Massimo Russo, sarà ulteriormente appesantito dalle indicazioni del governo Monti o quanto già fatto può bastare? I prossimi ammalati in Sicilia potrebbero scoprire molto presto il peso di queste misure.