News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Medici, infermieri, operatori e volontari dei “camici gialli” dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. La delegazione, composta da 48 persone, era guidata dal cappellano del nosocomio Don Giuseppe Garofalo. Al termine dell’udienza generale, il Santo Padre si è intrattenuto con la delegazione, che comprendeva […]

  • AGRIGENTO (ITALPRESS) – Lungo la strada statale 640 “Strada degli Scrittori”, in contrada Gasena nel comune di Agrigento, è stato inaugurato il Parco Livatino dedicato al giovane giudice vittima di mafia.L’area, di circa 4.500 metri quadrati, si legge in una nota, è stata concessa da Anas per la durata di 10 anni al Co.N.Al.Pa. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “La decontribuzione Sud è il principale incentivo all’occupazione nel Meridione e allo stesso tempo una formidabile leva che ha aiutato in questi anni l’Italia sulla strada della coesione del Paese. E’ troppo rischioso interrompere questo processo a metà anno. L’intera nazione rischia di pagarne un prezzo altissimo in termini di caduta del […]

Sos Imprese, la Confesercenti lancia l'allarme

sos-impresa

Si tratta del tredicesimo rapporto sullo stato di salute delle imprese siciliane. Nel 2006, durante l'annuale focus a Roma, fu usata per la prima volta la dicitura di Mafia spa, un'espressione poi entrata nel gergo comune. Ma come è cambiata la struttura di Mafia spa in questi tre anni di crisi economica?

La risposta purtroppo, non è affatto consolante. I dati snocciolati questa mattina parlano di 25.000 imprenditori minacciati su tutto il territorio siciliano e la percentuale di chi paga il pizzo arriva a toccare il 70%. La situazione peggiora nelle grandi città. Solo a Palermo la stima sale al 90%,rimangono fuori le imprese direttamente controllate da strutture mafiose per il riciclo del denaro sporco e le poche "mosche bianche" che provano a resistere.

Il prezzo della protezione mafiosa varia molto a seconda del tipo di attività e del luogo in cui sorge l'attività. Per una piccola-media impresa si può arrivare a pagare tra i 250 euro fino ad un massimo di 1.000 euro mensili, con punte di 3.000 euro per i grandi centri commerciali. 

Solo nel 2011 le imprese chiuse per colpa dell'usura sono state circa 100.000. Un quadro completo della situazione critica vissuta in questi anni è stata raccolta nell'intervista a Lino Busà, presidente di S.O.S impresa e dalla storia di Vito Quinci, imprenditore che si è ribellato al circolo vizioso del racket ma non sente ancora la tutela dello Stato: