News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Si aspettava la vittoria italiana, è arrivato il successo spagnolo che fa tornare l’Europa a primeggiare nel Giro podistico Internazionale di Castelbuono. Sedici anni dopo l’iberico Martinez è Ilias Fifa mezzofondista marocchino, naturalizzato spagnolo, a portare a casa la Coppa Sant’Anna – Trofeo Totò Spallino”, al termine di una gara che non […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – UniCredit ha sottoscritto un nuovo accordo con O.R.O. Sicilia Organizzazione Regionale Olivicoltori Siciliani, che associa diversi operatori del settore olivicolo, impegnati nella produzione e commercializzazione di olio extra vergine di oliva, sostenendoli in tutte le fasi del ciclo produttivo (coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione e commercializzazione) al fine di migliorare la valorizzazione delle […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “Rigore dei conti e sviluppo economico”. Così Alessandro Dagnino, neo assessore all’Economia della Regione Siciliana, in un’intervista all’Italpress sintetizza le linee guida del suo mandato. Ieri Dagnino ha prestato giuramento da assessore davanti all’Assemblea regionale siciliana.Il lavoro non manca: “Lunedì è prevista la discussione sul Defr, un atto della precedente gestione dell’assessore […]

Scuola. E' Crisi a Palermo

A Palermo secondo l'ultimo censimento di settore solo il 50% delle richieste può essere assorbito dal comparto pubblico. Le graduatorie, riferite ai bambini di fascia pre-scolare non superiore ai 36 mesi di vita (asili nido) riescono ad accogliere solo un bambino su due. Ma anche questo non è perfettamente corretto, infatti a questa percentuale va tolta la fascia protetta riservata ai figli dei Dipendenti Comunali che hanno il privilegio di avere dei posti riservati di diritto. Posti che in alcuni istituti arrivano all'80% della disponibilità. Tutti gli altri devono cedere alla scuola privata con i relativi costi. Resta comunque una guerra tra i “poveri” perchè il punto centrale non è quello delle fasce garantite o protette, ma della assoluta inadeguatezza delle strutture. Non investire nelle strutture scolastiche, nonostante una domanda-esigenza acclarata è gravissimo e certifica la sbagliata priorità degli altri investimenti pubblici che si prediligono. Non investire nelle scuole vuol dire non investire nel futuro e nella famiglia, più che incentivi a pioggia bisognerebbe rendere la vita più facile a tutti coloro, e sono sempre meno, che hanno ancora il coraggio di fare figli e di credere nella comunità in cui vivono.

Da un' inchiesta di Livesicilia.it