News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – Un combinato di ricadute legate a fattori culturali, economici e ambientali mette di fronte all’urgenza di ripensare un modello di sanità e di assistenza che abbia una visione globale, in cui salute e malattia sono il risultato di condizioni biologiche, ma anche di “determinanti” sociali che generano disuguaglianze di salute. A conferma, […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Un percorso che coinvolge tutte le regioni d’Italia non solo in un’ottica di sensibilizzazione, ma anche di confronto tra attori istituzionali nella ricerca di soluzioni comuni: un insieme di temi trattato negli “Stati generali sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo in Sicilia”, organizzati da Anffas a Palazzo dei Normanni, a Palermo.All’evento, […]

Sanità Siciliana, mega tagli a reparti e ospedali

 

L'assistenza sanitaria pubblica è certamente uno dei servizi primari per i cittadini. Difronte a un disaggio fisico e alla dignità del malato non bisognerebbe mai cedere ma anzi implementare e dare assistenza reale a chi ne ha bisogno. Ma la sanità in Sicilia rappresenta la spesa maggiore per il già drammatico bilancio regionale. Ed ecco che è sempre e solo da quest'ambito che bisogna recuperare i soldi che mancano... scordandosi che si parla di uno dei servizi essenziali per qualsiasi comunità democratica degna di tale nome. La regione siciliana, invece di pensare a tagliare i mega appalti sulle forniture sanitarie dell'isola, di centralizzare le gare di appalto per fare economia, di smaterializzare il sistema per cui un'azienda pubblica deve pagare 5 o 6 folte di più la fornitura di materiali che ai privati vengono venduti a prezzi notevolmente inferiori, preferisce "entrare a gamba tesa" riducendo presidi e reparti dentro gli ospedali. Il nuovo piano di riordino della sanità siciliana, infatti fa passare le strutture sanitarie pubbliche nell'isola, da 1.340 a 916. Nello stesso piano sono anche previsti accorpamenti di alcuni ospedali tra cui quello di Sciacca e Ribera, Gela, Niscemi e Mazzarino e Caltanissetta, San Cataldo. Così come in provincia di Palermo, Partinico, Mussomeli, Corleone, Termini E Ingrassia con Villa delle Ginestre proprio a Palermo. Cosa comporterà questo per i cittadini? Oltre i già quotidiani disaggi, code e degenze nei corridoi è facilmente intuibile che la situazione non potrà che peggiorare. Più che tagliare i reparti e i presidi ospedalieri sul territorio, forse che forse sarebbe meglio prima razionalizzare la spesa e azzerare gli sprechi di farmaci e materiali di consumo, magari centralizzando un sistema di condivisione tra le strutture sanitarie delle giacenze di magazzino, così che se un ospedale ha " siringhe in più" e uno le ha ultimate, invece di comprarne altre si evitano che quelle in giacenza magari scadano inutilizzate...

 

 

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