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Processo Amia/bancarotta fraudolenta. Costituzioni di parte civile con polemica per Legambiente

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L'Udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 21 febbraio, in quell'occasione la parola passerà alla difesa.

Il pm Carlo Marzella, dopo la contestazione di falso in bilancio che ha già portato ad alcune condanne, ha chiesto il rinvio a giudizio anche per questo reato. Gli imputati sono l'ex presidente dell'Amia, Enzo Galioto, gli ex membri del consiglio di amministrazione, Angelo Canzoneri, Franco Arcudi, Gaetano Mendola e Vincenzo Gargano, e di tre ex componenti del collegio sindacale Giuseppe Costanza e Camillo Triolo, Antonino Giuffrè e Giuseppe Costanza. Per loro l'accusa è di bancarotta Fraudolenta, secondo l'accusa infatti avrebbero contribuito al crac dell'azienda, gestendo in modo dissennato le risorse (fra il 2002 e il 2008, i vertici dell' Amia avrebbero approvato persino una "spedizione" in alcuni Paesi del Golfo Persico per tentare di partecipare a una gara d'appalto.

Tre le richieste di costituzione di parte civile:  il Comune di Palermo, i commissari straordinari e Legambiente. Tutte accettate, anche se su quest'ultima, gli avvocati della difesa hanno avuto da ridire, non essendoci secondo loro  alcun legame tra l'attività svolta da Legambiente e questo processo,  impiantato sulla tesi della bancarotta fraudolenta. Eccezioni alla fine rigettate dal Gup che ha ammesso l'associazione ambientalista .

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