News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – “Rigore dei conti e sviluppo economico”. Così Alessandro Dagnino, neo assessore all’Economia della Regione Siciliana, in un’intervista all’Italpress sintetizza le linee guida del suo mandato. Ieri Dagnino ha prestato giuramento da assessore davanti all’Assemblea regionale siciliana.Il lavoro non manca: “Lunedì è prevista la discussione sul Defr, un atto della precedente gestione dell’assessore […]

Palermo Gazebo e Dehor è di nuovo caos

 

Tutto iniziò ben tre anni fa, già questo la dice molto lunga, anno in cui l'Amministrazione Comunale si sveglio e decise che la storia selvaggia dei gazebo e tavolini, che a dire di qualcuno, invadevano le strade,doveva finire. Pugno di ferro, controlli a tappeto e perfino ordinanze di rimozione forzata o volontarie. Sull'onda delle proteste,venne allora varato un regolamento ... cioè una serie di diktat da rispettare per chi volesse chiedere o continuare ad avere l'occupazione del suolo pubblico davanti al proprio pub, ristorante o bar che sia. Regolamento che di fatto era provvisorio ed era, oltre gli adeguamenti previsti, essenzialmente una proroga di tre anni in attesa di un regolamento definitivo e condiviso dalle Associazioni di Categoria.
Bhe quei tre anni in cui, grazie sempre al regime amministrativo da noi prevalente che è quello di non affrontare i problemi ma di prorogarli, quasi a ricordare il vecchio detto "poi il signore vede e provvede", ora sono scaduti. Esattamente il 31 dicembre appena passato. E visto che in questo enorme lasso di tempo nessuno è riuscito a determinare delle regole certe, come avviene in qualsiasi altra città del mondo, tecnicamente si è punto e a capo. Da qualche giorno, se il diritto non è un opinione, tutti gli esercenti che si sono giovati della proroga sono nuovamente " abusivi" e perciò soggetti a immediate possibili sanzioni.
La soluzione che si profila all'orizzonte, senza fare troppo sforzo di fantasia è ovviamente una nuova proroga ... una tira l'altra. Ma in questi tre anni chi doveva lavorare, Assessorato Attività Produttive, Giunta, Consiglio Comunale e relative Commissioni competenti che hanno fatto? Come è possibile che in 1.095 giorni non si sia riuscito a trovare una soluzione? Magari una di quelle che non penalizzi troppo il commercio, non proprio fiorente in città, e che rispetti il decoro urbano e il codice della strada. Ma gli altri comuni e città turistiche come fanno??? Ma invece di continuare a prorogare, forse anche un copia incolla di qualche regolamento già esistente sarebbe più dignitoso. O no?