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Agenzia di Stampa Italpress
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Oggi la parola agli elettori. L'astensione il peggiore voto possibile.

 

 

I giochi della politica, i candidati, gli apparentamenti, le coalizione, i programmi con i relativi confronti, le e-mail, gli sms, le ultime telefonate, le strette di mano e le promesse, hanno esaurito la loro corsa. Oggi si vota, la parola spetta ai cittadini di Palermo che tra la giornata odierna e la mezza di domani avranno la responsabilità delle proprie scelte. La cosa in cui noi crediamo fermamente e vogliamo ricordare a tutti, è l'importanza di andare a votare. Si fa molto parlare del così detto astensionismo, legando tale comportamento riluttante al voto allo stato di malumore e delusione che progressivamente è maturato verso tutti i partiti e relativi politici. Sempre nel rispetto di tutte le decisioni, a tutti coloro che non andranno a votare per protesta, ci permettiamo di ricordare che il non voto in realtà è un voto importantissimo e pesantissimo, perché è un voto confermativo per tutti coloro che il voto lo controllano. Non andare a votare vuol dire lasciare il campo a chi del voto ne fa un “lavoro” e che una volta eletto fa quello che vuole.... La protesta non può passare dal non partecipare democraticamente e civilmente alla “battaglia” per il cambiamento, astenersi dal voto vuol dire rinunciare a uno dei fondamentali diritti civili garantiti costituzionalmente, ma vuol dire anche consegnare, a chi fino ad oggi ha gestito la vita pubblica della nostra città, la possibilità di continuare a farlo arbitrariamente e indiscriminatamente. Chi non vota rinuncia al diritto democratico di poter cambiare.

Ugo Piazza