L'Isola ha premiato il Movimento Cinque Stelle alle scorse elezioni regionali portando al Parlamento regionale quindici deputati e ieri i suoi sostenitori c'erano, tanti e rumorosi. "Qui – esordisce Beppe Grillo - è una cascata di disperazione e disgrazie. Io non sono il messia, ma già qualcosa è iniziato. Il cambiamento sta partendo dalla Sicilia".
''Qui - continua - c'è chi ha fatto politica sulla pelle di 1.800 operai. Basta''. Il riferimento è alla Gesip, società di servizi del Comune in liquidazione e piena di debiti, con 1.800 lavoratori rimasti senza lavoro.
"Qui – rincara la dose - si sono venduti tutto. Hanno preso tutti i beni delle banche, si sono mangiati tutto. Si prende Banca Antonveneta, che vale 3 miliardi, e la pagano 10 miliardi. Io Vado da Profumo (presidente Montepaschi di Siena) e gli dico che c'è un buco e mi risponde quale buco? Ci vuole una commissione e mettere sotto indagine tutti i dirigenti del Pd dal 95 a oggi. Oggi le banche sono i partiti e i partiti sono banche. Basta fuori. Ci mettono l'uno contro l'altro, abbiamo paura di tutto - ha detto dal palco per il comizio - sono stufo di un Paese dove la gente ha paura''.
E senza paura, c'è da giurarci, Grillo prosegue il suo tour in attesa di "conquistare " il 22 febbraio piazza San Giovanni a Roma "per una serata - dice - che passerà alla storia".
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