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L’incendio a Bellolampo non si è mai spento. Grande preoccupazione anche per il percolato in aumento

INCENDIO DISCARICA BELLOLAMPO - PH GEAPRESS.ORG

Brucia ancora Bellolampo. Di fatto non ha mai smesso di bruciare anche se è stato detto il contrario. Non è più pensabile, a questo punto, dire ai cittadini che vada tutto bene. Sembrava tutto sotto controllo ieri, l'incendio spento, nessun allarme diossina, così diceva l'amministrazione comunale e così diceva il commissario straordinario dell'Agenzia regionale protezione ambiente (arpa) Sicilia, Salvatore Cocina (ex capo della protezione civile siciliana,ndr), anche se l'Arpa stessa aveva dichiarato che tra i maggiori timori dei tecnici (diossina a parte) c'è la possibilità che "si formino pozze di biogas a rischio di esplosione". Un pericolo esistente e che rallenta il lavoro delle squadre della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco. Da ieri dunque le cose sono cambiate. Le fiamme non si sono spente e il sindaco Orlando si tira fuori da ogni responsabilità in merito a quanto sta accadendo nella discarica in quanto "il Comune di Palermo, pur essendo proprietario e soggetto finanziatore, non ha il controllo dell'azienda".

Secondo i dati forniti alla Protezione civile dall'Arpa, sembra che nonostante i valori non siano regolari, rientrino comunque nei limiti di legge. Dati che ancora l'Arpa però non rende pubblici.

Canadair, Vigili del fuoco e Protezione Civile, continuano incessanti il loro lavoro anche se si disquisisce ancora (e purtoppo) su quale sia la soluzione migliore per spegnere le fiamme: l'acqua o la terra? Un' unità della Protezione civile intanto è fissa alla discarica di Bellolampo e  l'Arpa fornisce rilievi due volte al giorno. Gli incontri e i "tavoli tecnici" sono quasi giornalieri.

In tutto questo, i cittadini non hanno mai smesso di essere preoccupati e per questo  chiedono chiarimenti. All'ndirizzo e-mail della redazione, sono arrivate tantissime segnalazioni e proteste di cittadini, che chiedono a gran voce che l'Arpa renda pubblici i risultati dei monitoraggi effettuati. Basta comunque leggere Facebook e Twitter, le richieste sono tantissime.

I consiglieri della V circoscrizione hanno chiesto un'assemblea pubblica sui rischi che sta correndo la popolazione di Borgo Nuovo e quella del quartiere Uditore, derivanti dai fumi che si sprigionano. "L'Assemblea – ha detto a Palermo Report – il consigliere Maurizio Li Muli – dovrebbe tenersi lunedi pomeriggio con il Sindaco ed i rappresentanti dell'Arpa ed altri enti coinvolti. Inoltre ho chiesto l'intervento di NAS e altre autorità in quanto sulla vicenda Bellolampo è necessario immediatamente che le autorità competenti verifichino se c'è il rischio d'inquinamento anche nel ciclo alimentare; il rischio è la contaminazione di tutte le produzioni alimentari del comprensorio. Insistono, infatti, nel territorio allevamenti bovini che forniscono carne ma soprattutto latte fresco che viene commercializzato da note marche, bovini da rolatte che potenzialmente potrebbe essere state interessate dai fumi sprigionatisi dall'incendio. E' necessario che vengano fatti immediatamente dei controlli per evitare che prodotti a rischio diossina arrivino sulle nostra tavole"

Intanto il sindaco Orlando riferirà questa mattina al Consiglio Comunale "sulla gravissima situazione dell'AMIA e della sua crisi gestionale di cui la vicenda di Bellolampo è l'emblema" e sulle iniziative che ha deciso di assumere nei confronti del Governo nazionale.

 Forse quest'atto doloso e deplorevole otterrà il risultato per cui è stato fatto, ovvero, svuotare in tempi brevi una delle vasche scongiurando forse la chiusura della discarica prevista (ormai) tra 15 mesi come annunciato dalla Regione lo scorso febbraio. Ma tutto questo, che sia stato un atto commissionato o meno, creerà dei danni rilevanti. Danni all'ambiente, danni alle falde acquifere a causa del percolato che come ci hanno spiegato dalla Protezione civile – è in notevole aumento. E andrà a compromettere le falde più di quanto non abbia già fatto. Chi pagherà per tutto questo? Come si potrà fermare questo disastro?

 

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