News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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L'avevamo preannunciato. Adesso la situazione rischia di esplodere.

Silvia Lupo E noi l'avevamo pure detto, "attenzione, questa non è una semplice protesta", e adesso con blocchi in metà delle regioni italiane e scioperi in tutta la penisola, c'è preoccupazione. Una preoccupazione che non passa inosservata, che sale lungo lo stivale coinvolgendo tutti. Che sta succedendo? Una sola risposta: la gente non ce la fa più.

Chi ad oggi se ne è allegramente infischiato, domani non farà in tempo a chiedersi perchè. In Sicilia, quasi tutte le ragioni della protesta, da quelle dei Forconi, a quelle di Forza d'Urto, che hanno coinvolto più comparti, passano per l'ormai cinquantennale inapplicazione dello Statuto Speciale. Infatti, proprio quello Statuto che avrebbe dovuto permettere ai siciliani di godere dei vantaggi forniti dalla propria terra, e che invece è stato abusato per fini meramente politici. Nessuno dei signori che occupano gli scranni di Palazzo dei Normanni, sede della Regione siciliana, ha mai pensato ad una sua piena applicazione. E dire che lo stesso ex Ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, pochissimi anni fa, ne aveva elogiato i contenuti, a tal punto da proporlo come modello per le regioni Veneto e Lombardia. E adesso?

Adesso si parla di danni causati dai blocchi dei tir per qualcosa come 500 milioni di euro, di disagi persistenti per i rifornimenti di carburante, di  protesta scellerata ed autolesionista. Considerando i limitati poteri decisionali ed interlocutivi dei politici siciliani, anche se dopodomani il Presidente della Regione o Governatore Lombardo, che dir si voglia, dovrebbe incontrare il Premier Monti, la situazione, in prospettiva, non appare rosea. Le richieste avanzate dagli autotrasportatori, dagli agricoltori, dai pescatori, sono più che legittime e se nessuno darà loro ascolto, la situazione degenererà ancora fino a crollare.

Ai palermitani, dati alla mano, non gliene è importato un fico secco della protesta, si sono lamentati ed accapigliati per un litro di benzina, a causa della loro incapacità di vedere le cose da un punto di vista diverso, di usare i mezzi pubblici, di capire le ragioni. Alla fine, noi pensiamo che il danno ci sia stato, che sia stato rilevante, ma non così grave come si voglia far credere. E' indubbio che gli alimenti deperibili siano venuti a mancare, è indubbio che il blocco dei carburanti causi disservizi, come è indubbio che ogni protesta non crei agi.

Potremmo anche parlare della situazione che sta venendo a crearsi in tutta Italia ma, onestamente, ci pare una realtà talmente....lontana, che non pensiamo sia il caso. Qualche giorno fa, nell'editoriale qui accanto, ci eravamo chiesti chi avesse paura della Sicilia, che metaforicamente, in questo caso, sarebbe il "lupo cattivo". Bèh, oggi non è tanto importante, perché dalle notizie che ci arrivano, il lupo adesso non è più solo...sembra abbia ritrovato la forza del branco.