È proprio il caso di dire che, dopo i giochi di fuoco è venuta a mancare la “masculiata finale”. Dopo le affollate conferenze stampa di Massimo Costa e i proclami di Francesco Cascio, pronto a scendere in campo, è calato un certo silenzio nel centro-destra. Incontri, appuntamenti, riunioni allargate, sembra essere venuto meno tutto ciò che naturalmente segue al lancio di una candidatura a sindaco, sopratutto dopo che la data delle elezioni è ormai ufficiale e al quanto imminente. I candidati del centro destra insomma sembrano aver tirato un po' il freno a mano. Certo è, che la candidatura di Francesco Cascio, si dica quello che si vuole, ha un po rallentato il fermento di Massimo Costa, il bacino elettorale è troppo simile per non rischiare di essere autodistruttivo nel caso entrambi si candidino. Il motivo di tanta quiete, potrebbe però essere un altro. La diplomazia partitica romana, infatti, sembra non essere affatto ferma e voci vogliono che si stia lavorando attivamente per tirare fuori dal cilindro un nome che metta d'accordo tutti. Un nome di alto profilo, non politico, che possa far convergere dal FLI a Miccichè passando dal Pdl e API, senza tralasciare il fondamentale UdC. Del resto gli ultimi sondaggi del PdL nazionale non sono confortanti per nessuno, oggi viene dato al 20%. Un post Berlusconi pesantissimo per Angelino Alfano e company. La partita si giocherà in queste ore al massimo si potrà prolungare fino al 4 marzo in cui si saprà chi ha vinto le primarie del centro-sinistra, in cui pare che Rita Borsellino viaggi inseguita a breve distanza da Fabrizio Ferrandelli.