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Celentano, il Vaticano, la Chiesa ed un Messia di troppo

ges-papa

La polemica è vecchia di qualche giorno, Adriano Celentano non è stato crocifisso o bruciato a causa dell'anno in cui il suo sfogo è andato in onda, ascoltato da decine di milioni di persone, martedì e da mercoledì in tutto il mondo grazie al megafono della Rete. Ma se persino Piergiorgio Oddifreddi, noto mangia-preti oltre che apprezzato matematico e ricercatore del CNR plaude alle banalità sparate in Eurovisione da Celentano & Friends, cosa sta accadendo all'interno della Chiesa?

Intanto una distinzione in termini. Il Vaticano, per chi scrive, è la struttura burocratica e politica della Chiesa Cattolica, mentre la Chiesa è la comunità dei fedeli devoti al cristianesimo, nelle sue diverse forme. Ultimamente, la Chiesa ed il mondo intero hanno scoperto come in Vaticano si stia praticando una guerra senza quartiere alla successione di Benedetto XVI. Antiche profezie, non maya ovviamente, parlano del temuto avvento di Pietro II, successore di Benedetto XVI che chiuderà le porte di San Pietro.

Chi scrive non crede troppo a queste leggende, ma si pone un quesito che un'appassionata arringa televisiva del noto Celentano ha posto. Se davvero il Vaticano è attorcigliato nell'occuparsi di scandali, intrighi di palazzo, tangenti, complotti, omicidi, operazioni di pulizia editoriale, potrà mai cedere il passo a chi, nei regolamenti della Chiesa, dovrebbe prendere il suo posto?

Per farla breve, il Vaticano ed il Papa, saranno mai disposti a passare di mano il loro potere temporale a chi dovesse presentarsi come Messia? Ve lo immaginate, povero Cristo, a dover passare davanti il metal detector tra le guardie svizzere, bussare alla porta del Papa e chiedergli: scusa ciccio, vengo a riprendermi le chiavi di casa, scialla...(ce lo immaginiamo al passo coi tempi, ovviamente). 

Ora facciamo un giochetto. La frase in questione è che i preti, nel loro ministero, non parlerebbero troppo del Paradiso. Sapete chi è quell'irresponsabile, mangia-preti, ignorante e appassionato di musica che per primo disse tutto ciò? Un laureato in filosofia e teologia che si chiama Joseph Ratzinger...vi gira la testa, vero? Perché allora se Celentano cita Papa Benedetto XVI si scatena (pardon) l'inferno?  Forse Celentano ha messo il dito nella piaga di una Chiesa sempre più lontana dal Vaticano, una Chiesa che nell'emergenza gelo silenziosamente si affianca alla protezione civile ed alla Croce Rossa, salvo poi vedere i soldi dell'8x1000 spesi dal Vaticano in vanità inenarrabili. Una Chiesa che ha fondato la sua ingerenza nelle questioni politiche dai tempi dell'Impero Romano ed ancora oggi non riesce proprio a staccarsi dal potere. 

Come tutte le strutture di potere, tende a difendere sé stessa dagli attacchi che potrebbero minare alla base la sua stessa esistenza. Per chiudere il messaggio lanciato da Celentano a Sanremo, una Chiesa ed un Vaticano strutturate in questo modo, non avranno mai bisogno di un Messia che ritorni, sarebbe solo una persona di troppo.
Con buona pace dei fedeli.