Sono i cittadini i più intransigenti controllori della ricevuta fiscale, anche a Palermo ed in provincia. Solo nel 2011 le segnalazioni arrivate alla Guardia di Finanza sono state 257, mentre nei primi 5 mesi del 2012 le segnalazioni pervenute sono state più di 789, segnale di un cambiamento radicale nella tolleranza di un malcostume diffuso. Ma cosa ha spinto i cittadini a diventare dei veri e propri "finanzieri in incognito"?
Sicuramente l'aumento dell'IVA e l'aumento dei prezzi diffuso ha convinto i cittadini ad essere inflessibili nei confronti di tutti quei venditori che hanno cercato finora di fare i furbetti, ma molto dipende dalla massiccia campagna mediatica voluta dal Governo Monti.
L'idea dell'evasore parassita della società è diventata più forte di quella del povero commerciante che cerca di sopravvivere al peso delle tasse di uno Stato senza scrupoli, con un evidente successo dei blitz ad effetto della Guardia di Finanza, fatta nei luoghi culto del turismo di lusso, come Cortina d'Ampezzo ma anche via Condotti e via Montenapoleone. Se anche i ricchi piangono perché non pagano l'IVA, la sensazione che si diffonde è che la pacchia, almeno per ora, sia finita.
E di vera e propria "allergia fiscale" hanno parlato il Comandante regionale della Guardia di Finanza in Sicilia, generale Fabrizio Cuneo e dal Comandante provinciale delle Fiamme gialle di Palermo, generale Stefano Screpanti che hanno provato a spiegare questi dati tramite due fattori:
"Innanzitutto il primo e' di carattere strutturale e dovuto al periodo di recessione che si sta vivendo, quindi sotto l'aspetto psicologico le persone, che vivono in condizioni peggiori del passato, sono meno disponibili a tollerare le violazioni". Dall'altro punto di vista, aggiungono i vertici delle Fiamme Gialle, "l'illegalità premia ma solo nel breve periodo, non certo nel medio e lungo periodo, grazie anche all'introduzione di strumenti nuovi che ci permettono di operare al meglio".
Maggiori mezzi e qualche risorsa in più che permette controlli incrociati più rapidi, resi possibili da un nuovo atteggiamento da parte dei cittadini, diventati ormai dei "finanzieri in incognito".