Al momento non si conosce l'oggetto dell'audizione. Nell'avviso di garanzia ricevuto dal politico di Sciacca si parla genericamente di "pressioni" che Mannino avrebbe esercitato su "appartenenti alle istituzioni", sulla "tematica del 41 bis", il carcere duro che i capimafia cercavano di far revocare. Si allunga, si legge su La Repubblica, la lista degli indagati che secondo i pm di Palermo avrebbero avuto un ruolo nella trattativa tra Stato e mafia, avvenuta fra il 1992 e il 1993. Il nome di Mannino era già emerso nelle scorse settimane nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Nella stessa indagine risultano già indagati i boss Totò Riina e Bernardo Provenzano, il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, il generale dei carabinieri Mario Mori e il suo braccio destro al Ros, il capitano Giuseppe De Donno. Il senatore Mannino lunedì prossimo, al palazzo di giustizia di Palermo. Nell'avviso di garanzia ricevuto dal politico siciliano si parla genericamente di "pressioni" che Mannino avrebbe esercitato su "appartenenti alle istituzioni", sulla "tematica del 41 bis", il carcere duro che i capimafia cercavano di far revocare.