Cuoce al caldo sole di agosto l'inchiesta per corruzione legata ai grandi eventi promossi e finanziati dalla Regione Siciliana. L'elenco degli indagati, per il momento, riguarda imprenditori e funzionari pubblici. Il principale accusato resta Fausto Giacchetto, che secondo il Gip Giuliano Castiglia “coordina le condotte la predisposizione delle offerte, presentazione delle medesime, recapito di cose ai pubblici funzionari, compimento di operazioni finanziarie con i medesimi”. Insieme a lui risulterebbero indagati Luciano Muratore imprenditore nel settore sevice e allestimenti, il dirigente regionale Antonio Belcuore, Angelo Vitale legale rappresentante della società Media Center & Management, Sergio Colli rappresentante della Media Consulting, oltre che due dipendenti dello stesso Giacchetto Stefania Scaduto e Daniela Craparotta con il commercialista Giuseppe Imburgia già consulente della regione e per finire Emilio Carreca e Bruno De Vita, impegnati a vario titolo all'interno dell'assessorato regionale al Turismo”.Per loro gli inquirenti ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d'asta.
Gli eventi più importanti sotto l'indagine sono quelli relativi alla visita di Benedetto XVI a Palermo nell'ottobre 2010, i XV Giochi delle Isole tenutisi a Palermo dal 23 al 29 maggio dell'anno scorso, le rassegne enogastronomica Inycon di Menfi e Cous cous fest di San Vito Lo Capo del 2011, la settimana tricolore di ciclismo tenutasi a giugno dell'anno scorso tra Messina, Catania e Siracusa, e ancora il Festino di Santa Rosalia dell'anno scorso, la manifestazione sportiva Sicily modern penthatlon dell'ottobre 2011 nelle province di Catania e Messina, il Sicilian ladies open golf tenutosi presso il "Picciolo golf club" di Castiglione di Sicilia, i campionati mondiali di scherma svoltisi a Catania ad ottobre e, per finire, il Taormina Fashion Award di Taormina e il Palermo fashion night svoltosi presso il Deposito delle locomotive a dicembre scorso. Riflettori accesi anche sulla gestione degli spazi bar e ristorazione del teatro di Verdura, gara bandita attraverso la Sovrintendenza dei Beni culturali".
Parallelamente all'indagine della Procura di Palermo coordinata dai sostituti procuratori Maurizio Agnello e Gaetano Paci, titolari del fascicolo sembrerebbe esserci anche un filone “politico” che però al momento non conosce nessun indagato. Infatti, per spianarsi la strada per guadagni futuri Fausto Giacchetto, sembrerebbe che avrebbe messo a disposizione di una decina di parlamentari nazionali e regionali (individuati grazie a intercettazioni ambientali e telefoniche) appartamenti nel centro di Palermo con tanto di compagnia femminile con relativa emissione di fattura per i servizi del “gentil sesso”.
L'inchiesta non sembra esaurirsi e continuano le indagini sulle carte e PC sequestrati negli uffici di Giacchetto.