Palermo: una città da cambiare

Palermo deve cambiare rotta, è necessario per la sopravvivenza stessa della ciità, per la sua vivibilità ed in quanto capoluogo dell'isola. Una Palermo allo sbando, priva di infrastrutture essenziali e vittima per anni del malgoverno. Il termometro della situazione è la gente, quegli stessi abitanti sempre più disillusi e disincantati rispetto a quella politica che dovrebbe reggere le fila. Mancano i servizi, e quelli che ci sono non sono adeguati, mancano le soluzioni e manca la buona volontà di risolvere i problemi. Dagli allagamenti alla raccolta dei rifiuti, dai servizi di trasporto pubblico alla viabilità, dalle strutture sanitarie al controllo del territorio, è un mosaico di situazioni al limite del paradossale. Dopo l'abbandono della nave da parte del comandante Cammarata, non si può certo chiedere al commissario Latella di usare una bacchetta magica. Dunque, i nodi al pettine li dovranno sciogliere i prossimi eletti dal popolo, sperando che più che scaricare le colpe sui predecessori, operino fattivamente. Questa redazione sta offrendo la possibilità a tutti i candidati a Sindaco di Palermo di promuovere i propri programmi e progetti....ma tra il dire ed il fare, per Palermo di mari, nel mezzo, ce ne sono sette, e non uno. Intanto gli elettori o i potenziali tali si scervellano assistendo al teatrino delle intenzioni ed a lotte intestine che lasciano poco spazio all'immaginazione. La città ha bisogno di una classe politica seria, che operi per il bene pubblico e non pensi alle logiche di partito, alle alleanze ed agli ostracismi nei confronti degli antagonisti. Sono le idee a dovere camminare, sono gli interventi immediati, è la progettualità che passa attraverso i finanziamenti dell'Unione Europea. Non è pensabiile che nel quinquennio 2007 - 2013, la Sicilia e Palermo abbiano impegnato soltanto il 12% dei fondi disponibili. Qualcosa non funziona, c'è qualcosa di marcio che blocca anche la speranza, qualcosa di oscuro che pretende che la Sicilia e Palermo restino in un limbo. Ci sentiamo di rivolgere un messaggio ai palermitani ed ai siciliani: attenti!! Siete voi i primi controllori della politica, siete voi che avete il diritto di pretendere che la politica si adoperi per quello per cui è stata creata.