La cultura dell'antimafia spesso demagogia tout court

mafiaLeggendo, qualche tempo fa un libro sulla mafia di Nando Dalla Chiesa ed altri autori edito da Franco Angeli, dal titolo "Mafia vecchia, Mafia nuova", ricordo ancora con estrema chiarezza la definizione che ne viene data nell'introduzione al testo: "La mafia è una vecchia puttana che ama strofinarsi cerimoniosamente alle autorità per adularle, circuirle ed incastrarle. Ma l'autorità dello Stato è il rotolo della carta igienica. Quando manca, tutti imprecano, quando c'è ciascuno ne strappa un pezzo e...". 
Oggi, la società civile sente l'esigenza da più parti avvertita della costruzione di una strategia complessiva che si opponga al potere mafioso manifestatosi attraverso la scoperta delle sue molteplici ramificazioni, il centro su cui gravita tutto il potere lecito interno alla nostra società. Siamo di fronte a qualcosa di estremamente pericoloso per l'intero sistema sociale, qualcosa che mette in discussione persino le regole di convivenza civile e pacifiche sin qui costruite.
La mafia è un fenomeno oscuro che mina la conquista di civiltà e democrazia attraverso un imbarbarimento della società stessa, su cui opera un continuo ricatto ed una costante intimidazione. Mentre sul piano economico e sociale ne condiziona lo sviluppo. Secondo lo stereotipo comune tale aspetto interessa solo la nostra Regione, di fatto il centro nevralgico degli immensi interessi che fanno capo alla mafia, ma infetta inevitabilmente, il territorio nazionale. Anche se, quando si parla di mafia è bene parlare di una dura realtà storica, presente a livello planetario. Questa dimensione planetaria fino a qualche tempo fa non era stata recepita dalle istituzioni di vario genere, dove invece perdurava ancora una visione della mafia come fatto tipicamente siciliano.
Oggi, la lotta alla mafia è una realtà permanente che non si manifesta soltanto con le rituali dichiarazioni di principio o con la partecipazione farisaica alle cerimonie funebri o, nelle comunicazioni celebrative. Questo aspetto sta diventando l'aspetto più indecoroso, quanto ci sia di reale nelle dichiarazioni fatte dai più non è facile a sapersi. O forse, sì. Un appello alla classe pseudo-politica ed alle varie pseudo-associazioni, intendo rivolgerlo: "Basta con le frasi di rito; basta prendere la prima notizia utile per uso personale; basta utilizzare per le vostre false scene nomi che hanno lottato la mafia. Basta. Siete soltanto inutilmente demagogici".
La lotta alla mafia è la pratica quotidiana di chi con la propria opera crea una barriera all'espandersi del sistema mafioso e, solo forse in questo modo, ovvero con l'unione collettiva, si potrà abbattere questo muro di omertà che fa della mafia e dell'atteggiamento mafioso, una dura realtà oramai storica.