News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • ACI CASTELLO (CATANIA) (ITALPRESS) – Le patologie cardiovascolari restano la prima causa di ospedalizzazione e mortalità in Italia. Tuttavia, negli ultimi anni si è verificato un miglioramento della prognosi, dovuto alle nuove strategie terapeutiche, mediche e interventistiche e ai programmi di prevenzione secondaria. Questi miglioramenti rischiano però di rimanere isolati se competenze e risorse disponibili […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Il tribunale di Palermo ha condamato il comune a risarcire 40 mila euro a un’anziana donna che, a causa del marciapiede dissestato, è caduta fratturandosi il polso e rimediando un importante ematoma facciale. La vicenda ha inizio nel 2019, esattamente il 15 novembre, durante la scorsa amministrazione comunale, quando una donna di […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – La Conferenza Episcopale siciliana ha promulgato un decreto su “esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione”. Secondo i Vescovi di Sicilia “se è oggettivo che la pratica dell’esorcismo in tempi recenti è diminuita rispetto al passato, anche a motivo di una crescente diagnostica di carattere psichico e psicologico, è altresì vero che […]

''Richiesta incongrua''. Così la Procura rigetta patteggiamento di Ciancimino Jr. per l'esplosivo

 

La Procura di Palermo ha rigettato, ritenendola incongrua, la richiesta di patteggiamento di Massimo Ciancimino a un anno e undici mesi di reclusione e 400 euro di multa , per l'accusa di detenzione di esplosivo. Il figlio dell'ex sindaco di Palermo e' finito sotto processo dopo il ritrovamento nell'aprile 2011, nel giardino della sua casa di Palermo, di decine di candelotti di tritolo. Il gup, Vittorio Anania, ha rinviato l'udienza al 25 gennaio prossimo,

Il tritolo venne ritrovato dopo il fermo del figlio dell'ex sindaco, finito in manette per avere calunniato l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. In quell'occasione Ciancimino fece ritrovare i candelotti sostenendo di averli ricevuti a scopo intimidatorio, salvo cambiare versione quando i magistrati scoprirono che l'indagato si era portato l'esplosivo da Bologna. Il testimone riferi' anche di averne data una parte a un amico e che questi se ne sarebbe disfatto buttandola in mare. Versione che contrastava con quella dell'amico che disse di averla gettata in un cassonetto.