Palermo Pride. E Daniele Silvestri porta sul palco la bandiera NO MUOS

Daniele Silvestri in concerto - No Muos- Ph Silvia LupoPerché Pride vuol dire Orgoglio. Orgoglio di essere se stessi, di amare chi si vuole, di essere liberi. Liberi di fare e di pensare. E di dire.

E ieri sera, Daniele Silvestri, ospite d'onore della quarta serata al Pride Village di Palermo, ha portato la sua musica sul palco, emozioni, poesia e allo stesso tempo denuncia, come sempre ha fatto, ma in un contesto come quello di ieri, il valore è ancora più grande.  Ha portato sul palco la bandiera NO MUOS che i ragazzi dell'associazione Vigliena (che fa parte del coordinamento stop omofobia per il Pride, ndr), gli hanno chiesto di aprire durante uno dei suoi pezzi più forti e significativi: Cohiba.


Grande carica per un Daniele Silvestri che accompagnato dalla sua band composta da Piero Monterisi, Massimo Giangrande, Rodrigo D'Erasmo,Gianluca Misiti, e Jose Ramon Caraballo Armas in questo extra Tour d'eccezione (il 29 giugno parte il Live 2013 da Brindisi),  ha fatto scatenare il pubblico dei Cantieri Culturali della Zisa. Migliaia di persone che hanno cantato i pezzi del nuovo album e gli amati brani storici, arrangiati con un sound nuovo, tanto più rock in un meraviglioso "contrasto" con il violino. Ed ecco allora Le navi, Ma Che Discorsi, La Paranza, Kunta Kinte, Salirò, Occhi da orientale, Gino e L'Alfetta , Che bella faccia e la meravigliosa A Bocca Chiusa, che forse più di ogni altra racchiude il senso del Pride. Sul palco per questo brano, Antonio Ingrassia, che ha tradotto la canzone in Lis, il linguaggio dei sordi.

Poi il gran finale con Cohiba e la bandiera No Muos in alto, tra quelle parole che oggi più che mai risuonano: Venceremos adelante o victoria o muerte
Venceremos adelante
o victoria o muerte .