News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • CATANIA (ITALPRESS) – Il DICAr, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Catania, si racconta e incontra le aziende siciliane per aprire a nuove collaborazioni. E’ l’obiettivo della presentazione avvenuta questa mattina nella splendida cornice di Villa Zingali Tetto a Catania, dove il professore Matteo Ignaccolo, direttore del Dipartimento, ha incontrato […]

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La Sicilia è la Grecia dell'Italia. È vero ecco perché

 

In queste ore, qualcuno ha detto che la Sicilia è la Grecia dell'Italia, probabilmente è così, ma perché la Grecia è arrivata a questo punto?
L'anomalia sta a monte, è la linea strategica del concetto di Unione Europea che è sbagliata, perché l'unione monetaria europea è monca, ed oggi priva di senso se non verrà costruita una reale unione politica . Unico stato, quello europeo, unico presidente ed esecutivo e singoli governatori dei vari stati membri, senza questa condizione l'unione monetaria è solo un unione speculativa che avvantaggia i paesi membri più ricchi e "strozza" quelli più poveri e con meno risorse.
Così come è strutturata, l'unione monetaria fa si che si accentuino solo le diseguaglianze. C'è la moneta unica ma differenti livelli di forza economica, oggi i paesi più ricchi come la Germania, la Francia e anche l'Italia con le proprie banche comprano il debito pubblico greco a un costo del denaro bassissimo. I greci però pagano il 15% di tassi di interessi dei soldi che ricevono come "aiuto". Un tasso tale che di fatto fa si che enormi risorse economiche passano da un paese povero a uno ricco e non come dovrebbe essere, cioè al contrario. L'UE ha dato 250 miliardi di euro alla Grecia ma non per risollevarla economicamente o per il proprio tessuto economico o le pensioni dei greci... infatti dei 250 miliardi di aiuti ben 220 sono andati direttamente alle banche tedesche, francesi, e italiane che per l'appunto, oltre la cifra prestata gli hanno ricaricato il 15% di interessi di fatto facendo un sacco di soldi a scapito di un paese e un popolo povero. I greci dei 250 miliardi non ne hanno sentito nessun effetto perché i soldi prestati dall'UE sono di fatto tornati alle banche dei paesi più ricchi come interessi da pagare. Questa è un unione monetaria che non ha alcun senso, fermo restando che l'euro era, è e resta un grande traguardo imprescindibile per l'Europa. La stessa Europa che senza un unione politica vera, che inizi a ragionare politicamente e non economicamente come un unico stato è destinata al fallimento.
Ecco che si evince come le aree depresse, come la Sicilia, servono e come, servono a fare arricchire sempre di più le aree più economicamente solide. La Sicilia da questo punto di vista storicamente è certamente accomunabile alla Grecia, forse un po meno i siciliani, visto l'enorme partecipazione civica e democratica che il popolo greco sta dimostrando riempiendo con milioni di persone le piazze e facendo ascoltare la propria voce e presenza. I siciliani dove sono stati e dove sono?
Il tema non è quello di continuare a parlare di uscita dall'euro, ma di iniziare a discutere di unione politica europea.