News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • CATANIA (ITALPRESS) – Il Consorzio di garanzia Unifidi Imprese Sicilia, legato a Cna, va a rafforzare il già qualificato e consolidato assetto organizzativo, associativo e patrimoniale di Uni.Co confidi, che opera nel Centro Sud a supporto delle aziende. In questo modo viene messa a disposizione un’ampia varietà di servizi e prodotti in linea con le […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Presso i locali dell’ERSU Palermo si è svolto un incontro tra il direttore dell’ente per il diritto allo studio universitario della Sicilia occidentale, Ernesto Bruno, e il presidente di Andisu, Alessandro Ciro Sciretti. Andisu è l’organo cui aderiscono i 39 enti DSU, in Italia, con l’obiettivo di promuovere il diritto allo studio […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – Eseguito un prelievo multiorgano da donatore deceduto per morte cerebrale presso la rianimazione centro dell’Arnas Garibaldi di Catania, diretta da Daniela Di Stefano. E’ stato possibile grazie alla generosità di un paziente di 41 anni, arrivato in ospedale in gravissime condizioni cliniche per un trauma cranico, in seguito ad incidente della strada […]

''L'Idv? Morto... come tutti i partiti'', parola di Orlando

 

''L'Idv non è finito. è morto. Come tutti i partiti''. Lo dice in un'intervista alla 'Stampa', il sindaco di di Palermo, Leoluca Orlando, spiegando che ''la soluzione per l'Idv non è accucciarsi in un recinto ai piedi del Pd o di Grillo, fare un congressino che porti a un partituccio pieno di funzionarietti...''.

''L'Idv è avvantaggiato -prosegue Orlando- perchè è il partito più schizzato, e risente del leaderismo. Se fa un salto di qualità e diventa un lievito, la cosa mi interessa''. ''Non mi interessa il futuro di Di Pietro -precisa- ma cosa può nascere dalla situazione in cui siamo. E pensando a quel 53 per cento di siciliani che non ha votato, quel che bisogna fare è chiaro. Serve un movimento di democrazia costituzionale che prenda ad esempio le città'''.

''Non il famoso partito dei sindaci -conclude Orlando- che è una semplificazione ridicola. Ma a livello nazionale bisogna fare tre cose: dare risposte ai bisogni dei cittadini; gli eletti siano persone con nome e cognome, non nominati; utilizzare la rete per comunicare con i cittadini e scegliere i candidati''.