Ecco cosa è rimasto di Stay Behind, la struttura militare che operò per 50 anni, anche su Ustica

logo-sbCome descritto nella prima parte della nostra inchiesta, la struttura militare che ha operato sui cieli di Ustica era solo il terminale di una vasta operazione militare pronta a spodestare il regime di Gheddafi nel giro di pochi giorni con un'azione coordinata. Ancora oggi, di quella struttura militare è rimasta una traccia, una sorta di club di reduci che ci accingiamo a descrivervi.

Il loro simbolo ufficiale descrive già la struttura. La prima parte riporta il simbolo della NATO e quello di Gladio a cui si aggiunge un motto eloquente su fascia tricolore: Silendo Libertatem Servo, ovvero in silenzio servo la Libertà. Gladio era la struttura che gli americani misero in piedi nell'immediato dopoguerra per evitare una rivoluzione comunista in Italia, preparare un esercito di resistenza in caso di guerra civile e contemporanemente, vigilare sul comportamento della Repubblica Italiana nel mantenimento del patto atlantico. Una struttura in grado di scavalcare i partiti e le istituzioni, attiva dal 1946 fino ai primi anni '90, quando uno dei suoi affiliati più illustri, Francesco Cossiga, decise di parlarne apertamente. Ne facevano parte politici, giornalisti, avvocati, professionisti e ammiratori degli USA, riuniti tutti da un unico intento. Mantenere il legame con gli USA sempre unito, a tutti i costi.

Una parte di Gladio negli anni tentò un colpo di stato nella notte dell'Immacolata tra il 7 e l'8 dicembre 1970, passato alla storia come il Golpe Borgheseun'altra parte cercò di cambiare il panorama politico coagulandosi in quella che passò alla storia come la P2 (intento riuscito poi sotto altre sigle e altri simboli) ma il suo cuore pulsante, l'ala militare, rimase sempre Stay Behind.

Il gruppo di fuoco di Stay Behind, sigla militare che indica da sempre una struttura militare pronta ad impiantare un movimento di resistenza ad eventuali aggressioni esterne, prende il suo spunto morale e la sua base militare da un episodio della seconda guerra mondiale, ovvero quello delle Malghe di Porzus. In quella località del Friuli, il 7 febbraio del 1945 partigiani italiani di estrazione cattolica e socialista furono uccisi dai partigiani italiani di estrazione comunista dei GUP (Gruppi di Azione Partigiana) vicini al dittatore jugoslavo Tito. Si tratta di una delle pagine più dolorose e complesse della Resistenza Italiana, una data ed un episodio che segna la nascita di quell'anticomunismo viscerale e getta le basi storiche di quel predominio che la DC esercita per 50 anni e che termina soltanto con l'ascesca a Presidente del Consiglio di Massimo D'Alema. I firmatari di Gladio e Stay Behind faranno di tutto per evitare ed ostacolare l'ascesca comunista, persino sacrificare Aldo Moro, colpevole di aver tentato un dialogo con l'ala sinistra della DC, nonostante le richieste del Papa e di Bettino Craxi.

La storia di Stay Behind in questi ultimi due anni ha vissuto momenti di tensione, dopo che il presidente Antonio Sanviti è stato accusato dal generale Paolo Inzerilli di comportamento scorretto. Paolo Inzerilli infatti si è battuto per fare in modo che i militari coinvolti in Stay Behind avessero riconosciuta una pensione, in quanto servitori dello Stato, nonostante la struttura militare fosse coperta dal massimo segreto, il che rende difficile il conteggio dei contributi a fini pensionistici. 

A rendere possibili i contenunti pensionistici dei combattenti di Stay Behind è stata la legge 1532/2009, firmata da Cossiga, Alicata, Compagna, Cuffaro, D’Ambrosio Lettieri, Malan, Ramponi, Valentino e Saia. Di Cossiga sappiamo quasi tutto, Cuffaro è in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, D'Amborso Lettieri è stato un componente della Fondazione Banco di Sicilia e presidente dell'Ordine dei Farmacisti. Un provvedimento sostenuto sia dall'allore presindete del Consiglio, Silvio Berlusconi che dall'allora segretario del PD, Dario Franceschini. 

Capire la struttura e l'importanza di Stay Behind è fondamentale per rendersi conto di come la Strage di Ustica è solo uno dei tanti passaggi in cui Gladio ha operato durante la storia della Repubblica Italiana. Su questa base politica, militare ed intelligence è stato possibile tessere una parte della trama che spiega in maniera esaustiva quanto accaduto ad Ustica. Ma non basta, c'è ancora molto altro da aggiungere.

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