News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato diffonde il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal 1998, inserito nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Giovanni Motisi è l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di cosa nostra.Proseguono senza sosta le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Palermo e New York partecipano entrambi alla quarta edizione di Reinventing Cities, la competizione internazionale dedicata alla rigenerazione urbana promossa da C40 per accelerare la decarbonizzazione e la resilienza delle città attraverso la partecipazione di team creativi multidisciplinari (architetti, pianificatori, sviluppatori, investitori, ambientalisti, titolari di progetti creativi, start-up, accademici e associazioni comunitarie). […]

  • RAGUSA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Ragusa, con il supporto fornito del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone: un 32enne, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, un 31enne, un 34 enne ed un 46enne, destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, ed un […]

Trattative Stato mafia. L'intervento di Napolitano... inopportuno?

E' lecito chiedersi se l'iniziativa del presidente Napolitano è misurata rispetto all'inchiesta sulla trattativa stato – mafia? La mia risposta è no! Non solo non è misurata ma è fortemente immotivata perchè l'inchiesta non si occupa di comportamenti non leciti del Presidente della Repubblica, ma di comportamenti illeciti di un ex ministro degli interni e di altri rappresentanti dello Stato. E' una storia antica quella di attaccare la credibilità di magistrati che cercano, tra mille difficoltà, di fare il loro dovere e non c'entra nulla il conflitto tra poteri dello stato perchè, lo ribadisco, non è indagata la presidenza della repubblica, del resto non potrebbe esserlo, ma altri esponenti delle istituzioni che in questo momento sono privati cittadini. Sarà un caso ma ogni volta che la magistratura indaga i potenti di questo paese cominciano a sparare le contraeree della delegittimazione del lavoro dei magistrati. E una pratica di cui si è abusato più volte nella storia della nostra Repubblica determinando la situazione che chi cerca i responsabili della carneficina, in questo caso quelli che hanno promosso e favorito la trattativa dello stato con la mafia, diventano i carnefici e chi ha condotto la trattativa le vittime. Credo che il Presidente bene avrebbe fatto a favorire un clima di collaborazione tra i diversi poteri dello stato e non a sollevare un conflitto ovviamente ognuno e padrone delle sue prerogative ma i cittadini credo che vogliano sapere semplicemente  se possono fidarsi di uno stato che in passato ha avuto nei confronti della mafia atteggiamenti quanto meno ambigui.