News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • SCILLATO (PA) (ITALPRESS) – Dopo il finanziamento per il raddoppio di ponte Corleone arriva per la Sicilia un altro importante intervento infrastrutturale. Sono infatti terminati, sull’autostrada A19 Palermo-Catania, i lavori all’altezza della galleria Capraria tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato, in direzione del capoluogo etneo: 1.800 metri di percorso che adesso sono nuovamente fruibili […]

  • SCILLATO (PALERMO)(ITALPRESS) – “Chi ha scritto di una mia opposizione alla candidatura di Lantieri afferma il falso: non sono abituato ai veti, sarebbe assurdo metterlo su una deputata che stimo e che è stata nominata vicepresidente Ars”. Così il Presidente della Regione Sicialiana Renato Schifani a margine della riapertura al traffico di una carreggiata della […]

  • TRAPANI (ITALPRESS) – A Trapani, la Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale di Palermo, titolare delle indagini, ha dato esecuzione a un provvedimento cautelare restrittivo nei confronti di 10 soggetti trapanesi, di cui 6 uomini e 4 donne, gravemente indiziati, a vario titolo, di appartenere a una associazione a delinquere dedita allo spaccio […]

''Richiesta incongrua''. Così la Procura rigetta patteggiamento di Ciancimino Jr. per l'esplosivo

 

La Procura di Palermo ha rigettato, ritenendola incongrua, la richiesta di patteggiamento di Massimo Ciancimino a un anno e undici mesi di reclusione e 400 euro di multa , per l'accusa di detenzione di esplosivo. Il figlio dell'ex sindaco di Palermo e' finito sotto processo dopo il ritrovamento nell'aprile 2011, nel giardino della sua casa di Palermo, di decine di candelotti di tritolo. Il gup, Vittorio Anania, ha rinviato l'udienza al 25 gennaio prossimo,

Il tritolo venne ritrovato dopo il fermo del figlio dell'ex sindaco, finito in manette per avere calunniato l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. In quell'occasione Ciancimino fece ritrovare i candelotti sostenendo di averli ricevuti a scopo intimidatorio, salvo cambiare versione quando i magistrati scoprirono che l'indagato si era portato l'esplosivo da Bologna. Il testimone riferi' anche di averne data una parte a un amico e che questi se ne sarebbe disfatto buttandola in mare. Versione che contrastava con quella dell'amico che disse di averla gettata in un cassonetto.