Il trasporto pubblico cittadino conoscerà una vera e propria stretta per i così detti "portoghesi" cioè tutti coloro che viaggiano senza biglietto. Pare a palermo siano quasi la metà di chi usufruisce del servizio di trasporto pubblico. Oggi l'AMAT può contare su circa 40 controllori che grazie ad un accordo siglato con le associazioni di categoria dalla prossima settimana saranno rimpinguati di ben 80 unità. A poter salire sugli autobus con funzione di controllori saranno gli ausiliari del traffico che a due a due potranno chiede i titoli di viaggio ai passeggeri ed eventualmente sollevare le relative multe. Tempi duri per i "potoghesi". Ma chi di voi sa perchè chi viaggia a "scrocco" si chiama portoghese? Ecco perchè...Nell'uso comune l'espressione fare il portoghese è utilizzata per intendere "usufruire di un servizio senza pagarlo", per esempio intrufolandosi tra il pubblico di uno spettacolo senza pagare il biglietto d'ingresso. L'espressione è relativa ad un fatto storico avvenuto a Roma nel XVIII secolo quando l'ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina; non vi era bisogno di invito formale, in quanto bastava dichiarare la propria nazionalità portoghese. Molti romani, tuttavia, cercarono di approfittare dell'opportunità spacciandosi per portoghesi, da cui l'avvertimento non fare il portoghese per diffidare chicchessia ad astenersi dal mettere in atto trucchi o raggiri per poter usufruire di un servizio senza averne titolo.