Gli agenti della sezione Antidroga della Polizia di Palermo hanno eseguito 22 misure cautelari nell'ambito di un'inchiesta sul narcotraffico. L'operazione è stata denominata ''Paglia e Fieno'', dal gergo utilizzato dai trafficanti per indicare cocaina e hashish, ed è coordinata dalla dda del capoluogo.
Per gli arrestati (in totale 20 persone sono state arrestate e altre due sottoposte all'obbligo di firma) le accuse sono di traffico e spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish. Il blitz ha decapitato l'organigramma dell'associazione criminale e portato al sequestro di oltre 700 chili di droga, tra cocaina, eroina, marijuana e hashish.
''La droga - ha spiegato il procuratore aggiunto Teresa Principato - era destinata al mercato palermitano e gestita da personaggi direttamente collegati a Cosa nostra come Giovan Battista Marino, che si occupava di fare gli 'ordini' ma anche di seguire lo smercio sulla piazza''.
L'attività investigativa, durata due anni, ha tratto spunto da una precedente indagine della sezione Antidroga della Mobile a carico di soggetti già noti per i loro precedenti penali in materia di stupefacenti. Gli investigatori ritengono che alcuni degli indagati siano legati alla criminalità organizzata. Il canale principale per l'approvvigionamento era a Castellammare di Stabia dove operava Attilio Cesarano, già indagato. Seguendo questo canale, gli inquirenti sono arrivati a Salvatore e Andrea Di Maggio, che gestivano la zona di Palermo centro, e a Giovanni Battista Marino. Il collegamento tra i due era Angelo Mendola, come ha spiegato Stefano Sorrentino della squadra mobile di Palermo.
Lo spaccio coinvolgeva anche le zone di Brancaccio, Cruillas e Uditore. In quest'ultima era attivo Guido Spina assieme a Vincenzo Cosenza, titolare del panificio ''Dolce e salato'' in via Casalini.