News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’assessore alla Rigenerazione urbana e ai rapporti con le Università del Comune di Palermo, Maurizio Carta, ha incontrato il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, Fabio Finotti, presso la sua sede di Park Avenue.L’incontro ha avuto come argomento la presentazione delle iniziative di rigenerazione e sviluppo di […]

  • NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, insieme all’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, è stato ricevuto oggi a New York dall’ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite.Durante il cordiale incontro il sindaco Lagalla e l’ambasciatore Massari hanno parlato di possibili iniziative e sinergie nel campo della cooperazione.Palermo può […]

  • Il noto ristoratore londinese e il marchio 'I7aly' sulle sue auto: "Un orgoglio possederlo"

L'occasione persa di Ferrandelli

 

Cosa manca oggi d'avvero alla politica, cosa manca agli eminenti suoi rappresentanti? Si è persa la capacità di visione, l'abilità di guardare oltre la punta del proprio naso, manca il coraggio di costruire percorsi e visioni di progetto, la lungimiranza che porta a capire che il presente si costruisce partendo dal futuro. In sintesi alla politica è venuto a mancare il ragionamento politico. Fabrizio Ferrandelli una possibilità in tal senso l'avrebbe potuta avere, ritirarsi dal ballottaggio, che se i numeri non solo filosofia potrebbe essere perso in partenza. Ritirasi, proprio così, ampliando la propria visuale prospettica dell'oggi, facendo politica del domani. Ricordando a tutti, che la politica, quella vera, non è una gara a vincere, ma un percorso in cui l'abilità sta nel saper gestire le innumerevoli varianti che in esso si presentano, ed essendo i due candidati del ballottaggio a Palermo certamente riconducibili alla stessa area di centro-sinistra, visto lo stato di disgregazione e di perdita del consenso popolare che lo stesso schieramento ha palesato in queste amministrative, se Fabrizio Ferrandelli all'indomani dei risultati avesse annunziato il proprio ritiro in nome dell'unità della sinistra sarebbe diventato indiscutibilmente cardine del nuovo dibattito politico ri-aggregativo per tutte le forze della sinistra siciliana e forze anche un caso nazionale di responsabilità e di ragionamento politico. Sarebbe nato un nuovo Renzi, e forse qualcosa in più. Un giovane uomo capace di fare un passo indietro per permettere a un'intera area politica di farne dieci in avanti. Da candidato a leader politico, e non da meno confermando nei fatti quanto più volte declamato, e cioè la propria non subalternità ai partiti politici. Certo la scelta avrebbe innescato non poche polemiche, ma avrebbe candidato Palermo e la Sicilia quale laboratorio di riferimento per la rinascita del centro-sinistra in Italia, proiettando lo stesso Ferrandelli su una dimensione politica di ragionamento, responsabilità e centralità. Certo più difficile sarebbe stata la posizione di un area del PD, quella di Cracolici e Lumia, che già spogliati di buona parte della propria autorevolezza all'interno del Partito Democratico, sarebbero stati tra i più penalizzati da tale coraggiosa ma lungimirante possibilità. Comunque questo resta solo un ragionamento... politico







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