News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – “L’idea che ho avuto da questi incontri è di una città in cammino, con progetti importanti in itinere: c’è una progettualità integrata per la riqualificazione delle periferie, così come abbiamo riscontrato nelle altre Città metropolitane che stiamo visitando”. Così il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Periferie Alessandro Battilocchio durante un incontro […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “Quando alcuni mesi fa il presidente della Regione Schifani mi ha proposto di collaborare con la Presidenza su alcune tematiche di tipo tecnico, sono stata chiara: nessun ruolo di natura politica. Quindi, quelle pubblicate in questi giorni sono soltanto indiscrezioni giornalistiche completamente destituite di fondamento e, tra l’altro, già smentite”. Simona Vicari […]

  • TAORMINA (MESSINA) (ITALPRESS) – “L’Amministrazione comunale di Taormina esprime profondo disappunto per il racconto fatto sui canali social dall’influencer Piero Armenti, noto urban explorer a New York, riguardo alla nostra città”. Così Cateno De Luca, che aggiunge: “In qualità di Sindaco della ‘Perla della Sicilià, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Abbiamo intrapreso un […]

Le mani della mafia sui rifiuti tra Catania, Enna e Milano: 27 arresti

 

La mafia controllava la gestione dei rifiuti nei paesi dell'Ato Catania Uno Joniambiente, dove la raccolta è affidata alla società Aimeri di Milano. Le infiltrazioni dei boss sarebbero state favorite dall'inerzia di alcune pubbliche amministrazioni dei 18 Comuni che ricadono in quell'ambito territoriale, e dalla totale assenza di controlli. Questo emerge dall'operazione "Nuova Jonia" della Dia di Catania, che ha arrestato 27 persone mentre altre 16, tra le quali amministratori dei Comuni di Mascali e Giarre, sono indagate.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione per delinquere, traffico di rifiuti, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi aggravato dal metodo mafioso e truffa aggravata ai danni di ente pubblico. Ruolo centrale, per gli inquirenti, quello dei fratelli Alfio e Salvatore Tancona e di Roberto Russo, considerati ai vertici del clan mafioso Cintorino. Russo, prima di essere arrestato a maggio dell'anno scorso, era capo del personale per l'appalto della Aimeri.

Scoperte irregolarità nei servizi di igiene pubblica che avrebbero consentito all'organizzazione di lucrare rilevanti vantaggi di natura economica, attraverso la falsificazione dei formulari di raccolta e conferimento in discarica della differenziata e assegnazioni di appalti con procedure di somma urgenza che non potevano avvenite. L'inchiesta ha permesso di scoprire che il gruppo criminale era in possesso di armi, e usava un poligono abusivo a Fiumefreddo per testarle, e che gestiva, con una rete di giovani spacciatori, un traffico di droga nel settore turistico dell'alto Ionio etneo e a Taormina.