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Agenzia di Stampa Italpress
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  • ROMA (ITALPRESS) – “Bene le regioni che sostengono l’editoria locale, ma lo Stato deve fare la sua parte”. Ha così commentato il Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Riffeser Monti, il decreto Editoria Sicilia a sostegno del comparto editoriale regionale. “Le misure varate dalla Regione Sicilia, l’attuale e quella analoga di sostegno al settore […]

La Sicilia è la Grecia dell'Italia. È vero ecco perché

 

In queste ore, qualcuno ha detto che la Sicilia è la Grecia dell'Italia, probabilmente è così, ma perché la Grecia è arrivata a questo punto?
L'anomalia sta a monte, è la linea strategica del concetto di Unione Europea che è sbagliata, perché l'unione monetaria europea è monca, ed oggi priva di senso se non verrà costruita una reale unione politica . Unico stato, quello europeo, unico presidente ed esecutivo e singoli governatori dei vari stati membri, senza questa condizione l'unione monetaria è solo un unione speculativa che avvantaggia i paesi membri più ricchi e "strozza" quelli più poveri e con meno risorse.
Così come è strutturata, l'unione monetaria fa si che si accentuino solo le diseguaglianze. C'è la moneta unica ma differenti livelli di forza economica, oggi i paesi più ricchi come la Germania, la Francia e anche l'Italia con le proprie banche comprano il debito pubblico greco a un costo del denaro bassissimo. I greci però pagano il 15% di tassi di interessi dei soldi che ricevono come "aiuto". Un tasso tale che di fatto fa si che enormi risorse economiche passano da un paese povero a uno ricco e non come dovrebbe essere, cioè al contrario. L'UE ha dato 250 miliardi di euro alla Grecia ma non per risollevarla economicamente o per il proprio tessuto economico o le pensioni dei greci... infatti dei 250 miliardi di aiuti ben 220 sono andati direttamente alle banche tedesche, francesi, e italiane che per l'appunto, oltre la cifra prestata gli hanno ricaricato il 15% di interessi di fatto facendo un sacco di soldi a scapito di un paese e un popolo povero. I greci dei 250 miliardi non ne hanno sentito nessun effetto perché i soldi prestati dall'UE sono di fatto tornati alle banche dei paesi più ricchi come interessi da pagare. Questa è un unione monetaria che non ha alcun senso, fermo restando che l'euro era, è e resta un grande traguardo imprescindibile per l'Europa. La stessa Europa che senza un unione politica vera, che inizi a ragionare politicamente e non economicamente come un unico stato è destinata al fallimento.
Ecco che si evince come le aree depresse, come la Sicilia, servono e come, servono a fare arricchire sempre di più le aree più economicamente solide. La Sicilia da questo punto di vista storicamente è certamente accomunabile alla Grecia, forse un po meno i siciliani, visto l'enorme partecipazione civica e democratica che il popolo greco sta dimostrando riempiendo con milioni di persone le piazze e facendo ascoltare la propria voce e presenza. I siciliani dove sono stati e dove sono?
Il tema non è quello di continuare a parlare di uscita dall'euro, ma di iniziare a discutere di unione politica europea.

 

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