News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress

Il Parco della Favorita da Caput Mundi a Caput! Stop definitivo alla chiusura il comune si rimangia tutto

 

L'Amministrazione Comunale, dopo i disastri dei primi tentativi, ci ripensa e stoppa definitivamente la possibile chiusura nei week end del "parco" della Favorita a Palermo. Le auto potranno circolare liberamente 7 giorni su 7.

Troppo spesso chi fa il nostro mestiere, quello di informare e qualche volta legittimamente commentare, è tacciato di remare sempre contro, di cercare il pelo nell'uovo, di fare ostruzionismo fine a se stesso... ma è davvero così?
Il caso della chiusura della Favorita da noi, come da migliaia di cittadini, contestato e analizzato come assolutamente privo di qualsiasi fondamento logico, resta emblematico.
Tanto emblematico che oggi l'Amministrazione si rimangia il progetto di chiudere l'intera area al traffico cittadino. Ma allora quale era il "piano" dell'Amministrazione Comunale? Dove è finito l'intendimento di "donare" alla città un parco verde, come detto dallo stesso sindaco, "il più grande impianto sportivo all'aperto"... La risposta resta sempre la stessa, la mancanza di lucidità e fattibilità progettuale, nomi e titoli che nulla hanno a che vedere con la realtà. La Favorita non è un parco o quantomeno un parco che nulla ha di tale nomea, un impianto sportivo che nulla ha di tale nomea, un sistema viario e un piano alternativo alla circolazione da e per Mondello assolutamente inesistente e forse non da ultimo un'Amministrazione che va avanti a furia di tentativi senza una reale programmazione di fattibilità.
Ma quello che noi diciamo vuole andare anche oltre. Il progetto Favorita non va e non deve essere abbandonato. Certo è che i criteri devono essere diversi da quelli utilizzati fino ad oggi. Si inizi a bonificare e sopratutto ad attrezzare le parti che possono realmente diventare un parco attrezzato, probabilmente quelle più a ridosso della città, il campo nomadi e tutta l'area interna che va da Piazzale dei Matrimoni a P.zza Leoni, si abbia il coraggio di abbattere 100 alberi di agrumi, e di svincolarlo da area protetta, creando prato, aree di sosta e attrezzate, un parco giochi per bambini, una pista ciclabile interna, magari un laghetto... insomma si crei un Parco. P.zzale dei Matrimoni si allarghi, si crei un posteggio custodito, anche a pagamento perché no. Il tema è creare servizi per i cittadini e non operazioni di mero proclamo, che altro non diventano che disservizi. È impensabile, quanto inutile, credere che l'intero parco della favorita venga chiuso ma nulla osta a chiuderne una o più parti. Lo stesso potrebbe essere fatto per la zona della Palazzina Cinese, già chiusa da mesi. Ma dopo la chiusura non è stato fatto nulla. Non si è vista una fioriera in più, un asfalto che diventa ammattonato, un pullman di turisti posteggiato, nulla di tutto ciò. Cancelli chiusi e basta. Anche quell'area potrebbe essere bonificata e attrezzata, magari unita alla Città dei Ragazzi. E anche questa soluzione intaccherebbe marginalmente la circolazione automobilistica. Ma nulla viene fatto in tal senso. Il pericolo è che nella dicotomia tragica del tutto o niente, da oggi la Favorita resti sempre quella che è stata. Un polmone verde abbandonato a se stesso e senza alcun servizio, di fatto inutilizzabile da famiglie e cittadini comuni che qualcuno si ostinerà a chiamare "parco cittadino". Certo resta il fatto che prima di parlare di fare parchi si potrebbe dimostrare di essere in grado di tenere in ordine 500m di prato al Foro Italico... o no?

Nella foto Central Park a NY