Anche questa settimana si è aperta all'insegna delle proteste messe in atto dai lavoratori della Gesip, la società di servizi del Comune di Palermo.
I circa 1800 dipendenti – che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento in vista della liquidazione della società e sono da oltre due settimane senza lavoro e senza stipendio – sono tornati a protestare in strada. Come già accaduto nei giorni scorsi, hanno organizzato un presidio in piazza Pretoria, dove c'è la sede del Comune.
Intanto il sindaco Leoluca Orlando oggi sarà a Roma per un nuovo incontro con il governo nazionale, mentre domani si terrà una riunione con i sindacati. "La situazione che si è determinata - ha detto nei giorni scorsi il primo citadino – non riguarda la Gesip soltanto, ma un quadro complessivo di riorganizzazione dei servizi resi ai cittadini".
L'emergenza Gesip è infatti inserita in un contesto più ampio, che passa per la riorganizzazione generale dei servizi nel capoluogo siciliano. Roma infatti, prima di erogare i cinque milioni che servirebbero a pagare gli stipendi Gesip per il mese di settembre, vuole rassicurazioni sull'esistenza di un piano che porti alla riduzione degli sprechi e alla creazione di un nuovo, e stabile, assetto. Tra gli argomenti in agenda anche quello degli ammortizzatori sociali per i dipendenti Gesip. Tra le misure che potrebbero essere adottate, il ricorso al la cassa integrazione in deroga o i contratti di solidarietà.