Claudio Fava si scaglia contro Rosario Crocetta. In ballo c'è la memoria del padre – Pippo Fava, giornalista ucciso dalla mafia nel 1984 -, sulla scorta di una dichiarazione rilasciata dal neo presidente della Regione: "Io sono un Giuseppe Fava rimasto ancora vivo". L'esponente di Sel ha rilasciato un'intervista al sito Livesicilia tornando su quella frase.
"Considero Crocetta per queste parole, per averle ripetute non ancora sazio della sua vittoria, più miserabile di quelli che hanno ammazzato mio padre. Crocetta ha vinto le elezioni ma questo non lo autorizza all'oltraggio: che qualcuno dei suoi amici glielo spieghi". "Esiste un limite alla volgarità e Crocetta l'ha superato – continua Claudio Fava - Glielo sento proclamare da settimane: mettere sulle proprie spalle, come un trofeo, la morte di un uomo ammazzato, e, peggio, farlo solo per una polemica con il figlio, è un modo per ammazzarlo di nuovo".