Palermo, caso gazebo abusivi, come può un'Amministrazione non avere certezza dei propri provvedimenti?

 

È proprio così, come si fa a non chiederselo? Come può un'Amministrazione Comunale di una grande città come Palermo, non avere certezza dei provvedimenti che emana. Il caso dei gazebo "abusivi" a Palermo ormai va avanti da mesi. E ogni volta che il comune fa la voce grossa intimando la chiusura, multe e ammende, c'è sempre un TAR (il Tribunale Amministrativo Regionale) pronto a dare sospensive ai commercianti, tenendoli di fatto aperti.
L'ultima sentenza del Tar riguarda ad esempio il noto "Pizzo & Pizzo". Stessa cosa era successa a due locali di via XII gennaio e via Franz Liszt, e allo "Lo scrigno dei sapori" di piazza Principe di Camporeale. Sospensive che chiaramente generano un effetto domino e la conseguenziale pioggia di ricorsi. Ma qualcosa non funziona, perchè o il TAR è impazzito o lo è l'Amministrazione Comunale. Come è possibile che con tanto di Assessore al Ramo, Di Marco, avvocatura del Comune, segreteria generale, segreterie tecniche e chi più ne ha più ne metta, prima di emettere un provvedimento così importante, come quello relativo al riordino dei gazebo che infestano la città, l'Amministrazione non sia più che sicura che il provvedimento stesso non sia inattaccabile? Che ci stanno a fare i tecnici e gli avvocati del Comune... lasciamo stare l'Assessore che non si capisce che ci sta a fare già da tempo o il Sindaco che materialmente non può pensare a tutto in questa città, ma tutto l'apparato tecnico e burocratico non le conosce le leggi e le relative "scappatoie" non c'è stato qualcuno che, come è classico in questi casi, abbia detto "guardate che se emettiamo un provvedimento su queste basi lo impugnano subito..." a quanto pare no. E così via nessuno è responsabile, nessuno all'interno dell'Amministrazione chiede responsabilità e tutto prosegue nel caos più assoluto. Nulla di nuovo....