I testimoni di giustizia e i loro familiari, saranno assunti nella pubblica amministrazione

 

cutroFacciamo subito la "differenza", perché purtroppo c'è ancora chi confonde i Testimoni di giustizia con i collaboratori di giustizia. I primi, sono imprenditori, lavoratori, che dopo essere stati vessati e costretti a pagare il pizzo alla mafia, hanno coraggiosamente deciso di denunciare, mandando in carcere possibilmente, i loro aguzzini e contribuendo allo smantellamento di cosche di quartiere. I secondi, sono i pentiti, i mafiosi che una volta arrestati, decidono di "collaborare" con la giustizia e di raccontare quello che sanno. Purtroppo sono assai rari i casi in cui un mafioso decide iniziare a collaborare ancora prima di essere arrestato. Ma tant'è.

Dopo la dovuta precisazione, andiamo alla notizia di oggi, cui arriva il plauso dell''Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia e del suo Presidente Ignazio Cutrò, imprenditore e testimone di giustizia, che esprime la propria  soddisfazione per l'approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto per l'assunzione dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione. Il Dl rientra nel pacchetto sulla Pubblica amministrazione approvato oggi, come annunciato dal premier Enrico Letta.

Il decreto, all'arti.1, ovvero nella sua parte riferita alle "assunzioni dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione e norme in tutela dei loro familiari" apporta delle modifiche a quello già esistente e recita: "Accedere a un programma di assunzione a una pubblica amministrazione con qualifica e funzioni corrispondenti a al titolo di studio e alle professionalità possedute. Tale programma prevede in via prioritaria l'assunzione nelle sedi degli uffici territoriali del Governo, che dispongono di post ad essi espressamente riservati. Le disposizioni di cui all'art I comma 2 della legge 23 novembre 1998, n 407, concernenti i familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, si applicano anche ai familiari dei testimoni di giustizia, di cui al presente articolo.
Al comma 2-bis recita: " Alle eventuali assunzioni di cui al comma 1, lettera e-bis, si provvede per chiamata duretta nominativa nell'ambito dei rapporti di lavoro di cui all'articolo 2...e degli stanziamenti all'uopo disponibili , anche in deroga a disposizioni di legge concernenti le assunzioni le assunzioni nella pubblica amministrazione , fatte salve quelle che richiedono il possesso di specifici requisiti, sulla base delle intese conseguite fra il Ministero dell'Interno e l'amministrazione interessata, . Con apposito decreto da emanare a sensi... sono stabilite le occorrenti modalità di attuazione anche al fine di garantire la sicurezza delle persone interessate".
"Crediamo che con questa approvazione sia stato fatto un importantissimo passo in avanti per la tutela dei cittadini onesti nella lotta contro le mafie – dice Cutrò – L'ANTG, in prima fila sin dalle fasi propositive , può testimoniare quanto ascolto, dialogo e attenzione c'è stata da parte del ministro per la funzione pubblica Gianpiero D'Alia per quello che può certamente definirsi "Gesto di Giustizia" che riscatta anni di isolamento e sofferenza.